Francis Alexander

Un Maestro dei Ritratti e Collezionista d'Arte.
Francis Alexander nato a Killingly, Connecticut, il 3 febbraio 1800, Francis Alexander mostrò fin da giovane una passione per la pittura, specialmente per animali come uccelli e pesci. Iniziò la sua formazione artistica a New York nel 1820 sotto la guida di Alexander Robertson e si trasferì a Boston nel 1823, dove divenne rapidamente un ritrattista molto apprezzato.
Tra il 1831 e il 1832, Alexander intraprese un viaggio in Europa, trascorrendo molto tempo in Italia. 

A Firenze incontrò Lucia Gray Swett, che divenne sua moglie nel 1836. La loro figlia, Esther Frances, nata nel 1837, seguì le orme artistiche del padre. 
Nel 1840, Alexander fu eletto membro onorario della National Academy of Design. Due anni dopo, dipinse il famoso ritratto di Charles Dickens durante una visita dello scrittore a Boston.
Nel 1853, la famiglia Alexander si trasferì definitivamente a Firenze. Abbandonando la pittura, Francis si dedicò al collezionismo di opere rinascimentali italiane. Era solito dire: "Qual è l’utilità della pittura quando posso comprare per un dollaro e mezzo un quadro migliore di quello che posso dipingere io?" 
Francis Alexander morì a Firenze il 27 marzo 1880 e fu sepolto nel Cimitero degli Allori, dove si trovano anche sua moglie e sua figlia.

Descrizione dello Stile di Francis Alexander
Francis Alexander, noto per i suoi ritratti, sviluppò uno stile distintivo nel panorama artistico del XIX secolo. La sua tecnica si caratterizza per il realismo e l'attenzione meticolosa ai dettagli, come si può osservare nel ritratto di Charles Dickens del 1842.
- Realismo e Dettaglio.
Alexander eccelleva nel catturare l'essenza dei suoi soggetti con un incredibile realismo. I dettagli del volto, dell'abbigliamento e degli oggetti di contorno erano riprodotti con precisione, conferendo ai suoi ritratti un senso di autenticità e vividezza.
- Esplorazione delle Personalità.
Uno degli aspetti più notevoli del suo lavoro era la capacità di riflettere la personalità e l'anima dei suoi soggetti. Nei suoi ritratti, riusciva a cogliere le espressioni e le posture che suggerivano il carattere e lo stato d'animo dei protagonisti.
- Uso della Luce e delle Ombre.
L'uso sapiente della luce e delle ombre aggiungeva profondità e dimensione alle sue opere. Questo non solo contribuiva al realismo, ma creava anche un’atmosfera particolare che evidenziava il soggetto principale rispetto allo sfondo. 
- Colori Sobri e Naturali.
I colori utilizzati da Alexander erano spesso sobri e naturali, contribuendo a un effetto complessivo di dignità e gravità. I toni neutri e la palette limitata permettevano di focalizzare l'attenzione sul volto e sulle espressioni dei soggetti. 
- Composizione Equilibrata.
Le composizioni di Alexander erano ben equilibrate, con una disposizione degli elementi che guidava lo sguardo dell'osservatore verso i dettagli più importanti. I suoi ritratti tendevano a mantenere una simmetria e una proporzione che contribuivano all'armonia visiva.

Il suo lavoro più importante è il Ritratto di Charles Dickens, Il dipinto si trova ora al Museum of Fine Arts di Boston.
In questo ritratto del 1842, possiamo osservare tutte queste caratteristiche distintive. Dickens è raffigurato in un momento di scrittura, con un'espressione pensierosa e concentrata. La luce è usata per illuminare delicatamente il volto e le mani, mentre le ombre creano un contrasto che aggiunge profondità. I colori sono sobri, con toni di marrone, verde e nero che dominano la scena, conferendo un'atmosfera di serietà e introspezione. Questo ritratto non solo mostra l'abilità tecnica di Alexander, ma anche la sua capacità di immortalare la personalità e il carattere dei suoi soggetti in modo vivido e coinvolgente.

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