Via della Scala
Un'antica arteria stradale che non conserva più nessuna memoria.
Via della Scala, una strada antica di Firenze, trae il suo nome dall'ospedale di Santa Maria della Scala. Fondato nel 1313 da Cione di Lapo Pollini, un artigiano che si distinse come console dell'Arte della Lana, l'ospedale si trovava all'incrocio con l'attuale via degli Orti Oricellari. Questa via è intrisa di storia e tradizione, anche se purtroppo non conserva più l'atmosfera di un tempo passato.
Un tempo, lungo questa strada, risuonavano i passi di coloro che cercavano sollievo e cura presso l'ospedale di Santa Maria della Scala. L'edificio, imponente e maestoso, si ergava come un faro di speranza per i malati e i bisognosi. Il suo nome richiamava la devozione alla Vergine Maria e l'ospitalità che veniva offerta a chiunque ne avesse bisogno.
Ma oggi, camminando lungo Via della Scala, le tracce di quel passato glorioso si sono svanite nel tempo. Le antiche pietre, ormai consumate dagli anni, non possono più raccontare le storie di chi le ha calpestate. Gli edifici che un tempo pulsavano di vita sono stati trasformati, adattati ai bisogni moderni, e l'atmosfera che una volta si respirava è sfumata nel nulla.
Tuttavia, nonostante l'assenza di un'atmosfera di un tempo passato, Via della Scala è comunque un luogo da apprezzare solo per la sua storia. Rappresenta un legame tangibile con il passato di Firenze e la sua evoluzione nel corso dei secoli. Percorrerla, con molta fantasia, ci consente di immaginare come doveva essere una volta, di immergerci in quel mondo lontano e di apprezzare il progresso che la città ha compiuto nel corso dei secoli.
Attraverso la sua storia e tradizione, la via ci ricorda che il tempo cambia ogni cosa, ma lascia tracce indelebili che possiamo ancora scoprire e apprezzare. Nonostante non possiamo vivere quell'atmosfera di un tempo passato, possiamo onorarla, preservarla e tramandarla alle generazioni future. La via rimane un pezzo di storia che vive nelle pietre e negli aneddoti che ancora riecheggiano tra le sue strade.
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