La poetessa Laura Battiferri

Laura Battiferri, nata a Sassocorvaro (PU) il 13 novembre 1523 e scomparsa a Firenze il 3 novembre 1589, è stata una poetessa di grande rilievo nel panorama letterario italiano del XVI secolo. La sua figura è stata caratterizzata da una fervida passione per la letteratura e da una vita segnata da relazioni significative con intellettuali e artisti del suo tempo.

Agnolo Bronzino, Ritratto di Laura Battiferri, Palazzo Vecchio, Firenze

Nata da una famiglia nobile, Laura Battiferri coltivò fin da giovane un profondo interesse per gli studi umanistici, dimostrando un'eccezionale predisposizione per la poesia e la scrittura. Il suo matrimonio con Vittorio Sereni e successivamente con l'architetto Bartolomeo Ammannati non le diede figli, consentendole di dedicarsi completamente alla sua passione per la letteratura. La poetessa aprì le porte della sua dimora a Maiano a un'ampia cerchia di umanisti, artisti e poeti, creando un ambiente culturale e artistico ricco di stimoli e ispirazioni. La presenza di figure quali Agnolo Bronzino, Benvenuto Cellini e Bernardo Tasso tra i frequentatori della sua villa testimonia l'importanza e l'influenza di Laura all'interno del panorama culturale del suo tempo.


Il 1560 rappresentò un momento significativo nella carriera di Laura Battiferri, con la pubblicazione del suo celebre lavoro "Il primo libro delle opere toscane," dedicato a Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I de' Medici. Quest'opera, composta da 126 sonetti, 13 madrigali e altre composizioni, ricevette ampi elogi e fu paragonata addirittura a Saffo, attestando la sua reputazione come poetessa di grande talento e sensibilità.
La fama di Laura le valse l'ammissione all'Accademia degli Intronati di Siena e forse anche all'Accademia degli Assorditi di Urbino, sottolineando il riconoscimento della sua importanza nel contesto letterario e culturale dell'epoca. La corrispondenza con altre figure di spicco, come Lucia Bertani e Benedetto Varchi, testimonia l'ampio network di relazioni e l'influenza di Laura all'interno di cerchie letterarie e intellettuali.
Oltre alla sua produzione poetica, Laura Battiferri si distinse per i "Sette salmi penitenziali" pubblicati nel 1564, un contributo significativo alla letteratura della Controriforma dedicato alla duchessa di Urbino Vittoria Farnese. Quest'opera evidenzia la profondità e la varietà del suo talento letterario, confermando la sua versatilità e la capacità di adattarsi a diversi stili e tematiche.

Chiesa di San Giovannino in via de' Martelli all'angolo con via Gori.

Laura trascorse gli ultimi anni della sua vita a Firenze, dove morì nel novembre 1589. La sua tomba, condivisa con il marito, si trova nella chiesa di San Giovannino, simbolo tangibile della sua permanente presenza nell'ambito culturale e artistico della città.
L'unica opera in prosa pervenuta fino a noi è un'orazione sul Natale di Nostro Signore, ancora inedita, ad eccezione di una traduzione inglese, rappresentando un prezioso lascito della sua produzione letteraria.

Altri articoli
Giangastone, l'ultimo dei Medici
Giangastone, l'ultimo dei Medici

Un'eredità di Passione e Contraddizioni. Tra Passione e Dovere: La Dualità di Giangastone come Sovrano.

Cosimo I
Cosimo I

Si distinse anche come un grande promotore dello sviluppo economico e mecenate di artisti.

Nello Piccoli
Nello Piccoli

Custode della memoria, il suo legato è un richiamo alla perseveranza nella lotta per un mondo migliore. Fondò del "Circolo di cultura" di Firenze.

Messer Felice Brancacci
Messer Felice Brancacci

Messer Felice Brancacci ha dato il nome alla famosissima Cappella ma nessuno lo ricorda. Vediamo chi era.