Giovanni Francesco Penni
detto il Fattore (Firenze, 1488 – Napoli, 1528)
Giovanni Francesco Penni, noto come "il Fattore", venne al mondo a Firenze nel 1488. Fin da giovane, si unì al servizio di Raffaello Sanzio d'Urbino, emergendo come uno dei suoi più promettenti allievi e collaboratori. Egli divenne un confidente del maestro e fu persino nominato erede di Raffaello insieme a Giulio Romano. Durante il suo tempo come assistente di Raffaello, Penni fu particolarmente coinvolto nella creazione dei cartoni per gli arazzi, contribuendo alla colorazione di affreschi nelle logge del Vaticano. Tra le sue opere più significative figurano "Loth che fugge da Sodoma", "Giacobbe che incontra Rachele nel paese d'Aran", e "Abimelecco ed Abramo che scambiano segni di sincera amicizia". Si ritiene anche che il Fattore abbia contribuito a colorare altre scene nel palazzo Chigi.
In qualità di erede di Raffaello, insieme a Giulio (2), si assunse la responsabilità di completare i lavori incompiuti del maestro, tra cui la parte superiore dell'Assunta di Monte Lucci a Perugia. Penni aveva un forte legame con Giulio e, anche dopo aver diviso l'eredità, desiderava continuare a lavorare con lui. Tuttavia, quando si recò da Giulio a Mantova, fu sorpreso da un'accoglienza fredda e capì che Giulio preferiva lavorare da solo. Di conseguenza, decise di trasferirsi a Napoli, portando con sé il suo allievo, Leonardo da Pistoia (3). Tra i vari tesori artistici che portò con sé a Napoli, spiccava una straordinaria copia della "Trasfigurazione", che aveva realizzato in collaborazione con Perino del Vega (4).
Purtroppo, la salute delicata di Penni non gli permise di sopportare a lungo le fatiche fisiche e artistiche. Morì nel 1528, ma il suo contributo alla scuola napoletana d'arte fu notevole. Le sue insegnamenti e la copia della "Trasfigurazione" che lasciò dietro di sé continuarono a essere fonte d'ispirazione per molti artisti di spicco a Napoli, tra cui Leonardo da Pistoia.
(1) Raffaello Sanzio (Urbino, 28 marzo o 6 aprile 1483, Roma, 6 aprile 1520) tra i più celebri del Rinascimento italiano.
(2) Giulio Pippi de' Jannuzzi o Giannuzzi, detto Giulio Romano (Roma, 1499 circa Mantova, 1º novembre 1546) importante e versatile personalità del Rinascimento e del Manierismo.
(3) Leonardo Grazia o Grazzi noto come Leonardo da Pistoia (Pistoia, 1502 – Napoli, 1548) è stato un pittore italiano, attivo in Toscana, a Roma e a Napoli durante il Rinascimento.
(4) Piero di Giovanni Bonaccorsi, detto Perino o Perin del Vaga (Firenze, 23 giugno 1501 – Roma, 19 ottobre 1547), allievo a Firenze di Ridolfo del Ghirlandaio, e a Roma collaboratore di Raffaello.
Era un noto pittore romano e amico di Mazzini, celebrato per le sue opere sacre e la difesa di Roma, con il suo capolavoro a Torino.
Un attore e trasformista fiorentino del XIX secolo, noto per le sue straordinarie capacità di trasformazione, ebbe successo in Italia e all'estero.
Misurava oltre due metri e si diceva che lui avesse ceduto il suo scheletro dopo morto, al Museo la Specola in cambio di un sussidio
Era un grande mercante di libri in epoca rinascimentale, influenzò tutte le biblioteche del tempo, tra cui quella Laurenziana e quella Vaticana.