Colletta a favore di Leopoldo Gargani
Come un disinteressato salvataggio ha cambiato la vita ad una famiglia
Molti ricordano ancora l’atto eroico di un nostro concittadino, Leopoldo Galgani, che nel giorno di Berlingaccio del 1847, si tuffò nel fiume senza esitare, salvando un bambino in pericolo. Questo gesto nobile suscitò in molti il desiderio di riconoscere il suo merito con qualche attestato di stima e ammirazione, e presto furono aperte sottoscrizioni che risposero bene all’intento. Fu quindi redatto un regolamento, la cui esecuzione fu affidata a noi sottoscritti. Con esso si stabiliva in linea di massima che le somme raccolte dovevano essere erogate solo in casi di bisogno imperioso.
Ora Galgani ha l’opportunità di acquistare a basso prezzo, ma solo a contanti, tutti i mobili e le attrezzature di una locanda ben accreditata e frequentata in Mercato Vecchio, il cui affittuario è costretto a lasciare Firenze. A tal fine, Galgani destinava non solo l’avanzo dei guadagni che gli derivano dal commercio di uova e agnelli, ma faceva anche assegnamento sul resto che gli spetta sul libretto esistente sotto il suo nome presso la Cassa di Risparmio.
Abbiamo considerato che lo scopo della nostra missione era quello di custodire la retribuzione elargitagli affinché non andasse dispersa, e contribuire secondo l’opportunità al vero bene della sua famiglia. Perciò non abbiamo esitato a compiacerlo, dopo esserci convinti che l’impiego ora preso di mira da lui è molto migliore e più fruttifero del passato.
Portato a compimento l’incarico affidatoci dai contribuenti alla pia opera, speriamo di aver interpretato le loro intenzioni e di aver corrisposto adeguatamente alla fiducia di cui ci hanno onorati.
La parola degli anziani tramanda un patrimonio culturale filtrato lentamente attraverso i secoli.
Alla scadenza della concessione del pedaggio sui ponti fiorentini il concessionario, F.lli Seguin, chiedono un indennizzo.
Si dice rappresenti il lavoro degli animali alla costruzione del Duomo, ma un racconto suggestivo suggerisce una vendetta amorosa.
Inciso su una colonna del Battistero, troviamo un’antica unità di misura longobarda, una leggenda ci narra che è lunghezza del piede del Re.