Vocabolario del Vernacolo Fiorentino | |
Caratteristica principale di questi idiomi è quella di essere sostanzialmente parlati. Questo fatto garantisce una chiara distinzione dall'italiano, che da sempre (e soprattutto fino al 1860) è stata una lingua quasi esclusivamente scritta, letteraria, aristocratica, parlata dalle élite scolarizzate. Il toscano quindi è un sistema linguistico allo stesso tempo innovativo (grazie all'uso vivo), ma anche conservativo, arcaizzante, grazie al suo (ancora oggi forte) legame con le aree più rurali della regione. | |
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#FPC. |
I racconti delle fate è una raccolta di fiabe tradotte da Carlo Collodi per l'editore Paggi di Firenze, e pubblicata nel 1876.
Uomo d'ingegno e talento universale del Rinascimento, incarnò in pieno lo spirito della sua epoca, portandolo alle maggiori forme di espressione nei più disparati campi dell'arte e della conoscenza.
Il noto birro è un individuo privo di moralità e violento, che vive una vita dissoluta e criminale, mirando solo a salire di grado con ogni mezzo.
Giuseppe Conti ci racconta una Firenze dopo i Medici, all'epoca di Francesco di Lorena (1737-1765), di Pietro Leopoldo e all'inizio del regno di Ferdinando III.