Giovanni Villani - Nuova Cronica
I Comincia il prolago, e il primo libro
Con ciò sia cosa che per gli nostri antichi Fiorentini poche e nonn-ordinate memorie si truovino di fatti passati della nostra città di Firenze, o per difetto della loro negligenzia, o per cagione che al tempo che Totile Flagellum Dei la distrusse si perdessono scritture, io Giovanni cittadino di Firenze, considerando la nobiltà e grandezza della nostra città a’ nostri presenti tempi, mi pare che si convegna di raccontare e fare memoria dell’origine e cominciamento di così famosa città, e delle mutazioni averse e filici, e fatti passati di quella; non perch’io mi senta sofficiente a tanta opera fare, ma per dare materia a’ nostri successori di nonn-essere negligenti di fare memorie delle notevoli cose che averranno per gli tempi apresso noi, e per dare esemplo a quegli che saranno delle mutazioni e delle cose passate, e le cagioni, e perché; acciò ch’eglino si esercitino adoperando le virtudi e schifino i vizii, e l’aversitadi sostegnano con forte animo a bene e stato della nostra repubblica. E però io fedelmente narrerò per questo libro in piano volgare, a ciò che li laici siccome gli aletterati ne possano ritrarre frutto e diletto; e se in nulla parte ci avesse difetto, lascio alla correzzione de’ più savi. E prima diremo onde fu il cominciamento della detta nostra città, conseguendo per gli tempi infino che Dio ne concederà di grazia; e non sanza grande fatica mi travaglierò di ritrarre e ritrovare di più antichi e diversi libri, e croniche e autori, le geste e’ fatti de’ Fiorentini compilando in questo; e prima l’orrigine dell’antica città di Fiesole, per la cui distruzione fu la cagione e ’l cominciamento della nostra città di Firenze. E perché l’esordio nostro si cominci molto di lungi, in raccontando in brieve altre antiche storie, al nostro trattato ne pare di nicessità; e fia dilettevole e utile e conforto a’ nostri cittadini che sono e che saranno, in essere virtudiosi e di grande operazione, considerando come sono discesi di nobile progenie e di virtudiose genti, come furono gli antichi buoni Troiani, e’ valenti e nobili Romani. E acciò che·ll’opera nostra sia più laudebile e buona richeggio l’aiuto del nostro Signore Iesù Cristo, per lo nome del quale ogni opera ha buono cominciamento, mezzo, e fine.
Information
Manuscript BAV Chigiano L VIII 296 Nuova Cronica
Dating 1348
Location Italy
Institution Biblioteca Apostòlica Vaticana
In tranquille notti fiorentine, l'artista trae ispirazione e pace. Firenze, con la sua bellezza e storia, gli infonde forza.
Nel contesto dell'evoluzione della scultura moderna, e ha contribuito ai dibattiti critici tra la rappresentazione di idee nobili e il naturali.
Agli inizi del secolo, di stanza sui colli di Firenze nella leggendaria villa dei Capponi,
Giovanni del Virgilio è diventato celebre per aver intrattenuto una relazione epistolare con Dante Alighieri.