Putto col Delfino
La fusione di bellezza e movimento
La scultura "Putto col delfino" (conosciuta anche come "Spiritello con pesce") è un'opera realizzata da Andrea del Verrocchio, uno scultore e pittore italiano del Rinascimento, nel XV secolo. Questa scultura rappresenta un putto, un bambino alato, che tiene un delfino tra le mani e potrebbe essere un richiamo alla simbologia associata a questa creatura marina, come intelligenza, agilità o simbolismo religioso. Il delfino sembra dimenarsi e avvolgersi intorno al busto del putto, creando un senso di interazione e connessione tra i due.
Il putto è raffigurato completamente nudo, evidenziando la sua figura angelica e giovanile. Si trova in una posizione di equilibrio sulla sua gamba sinistra, mentre la gamba destra è leggermente piegata. Il corpo del putto assume una lieve torsione verso sinistra, creando un movimento visivo che coinvolge l'osservatore.
Il volto del putto è quello di un bambino, con lineamenti dolci e un'espressione molto felice. Un ciuffo di capelli ondulati si erge al centro della sua fronte, conferendo un tocco di vivacità e movimento.
Andrea del Verrocchio cattura l'armonia tra il mondo umano e quello naturale, con il putto che rappresenta l'innocenza e la gioia, mentre il delfino simboleggia la vita acquatica, ed esprime un senso di bellezza, equilibrio e serenità, caratteristici dell'estetica rinascimentale.
a Palazzo Vecchio a Firenze
Carradori creò contemporaneamente la statua "Caino e Abele", ora anch'essa nella Galleria Palatina, come pendant a questa opera.
simbolo di bellezza classica a Firenze, creata nel 1812, continua a incantare nel cuore di Palazzo Pitti.
Il "Lo Zuccone" prende vita grazie ai tratti rivelatori di Donatello. L'eroe biblico Abacuc incarna l'arte dell'artista.
La copia della Venere di Doidalsas, dettagli raffinati nella scultura.