Napoleone di Lorenzo Bartolini
Tra realismo e nostalgia
La Galleria dell'Accademia ha acquisito un pregevole busto in marmo raffigurante Napoleone Bonaparte, opera dello scultore Lorenzo Bartolini (1777-1850), considerato il massimo esponente del Purismo italiano. Bartolini si distinse per la creazione di numerosi ritratti dell'imperatore Napoleone, e il suo talento fu riconosciuto a livello internazionale.
Dopo il suo trasferimento nel 1808 presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara, Bartolini ottenne l'incarico di "direttore della banca Elisiana per la parte della statuaria". In questo ruolo, si dedicò alla produzione in serie dei busti di Napoleone, ispirandosi al prototipo del monumentale busto in bronzo realizzato nel 1805 per l'ingresso del Museé Napoléon, come veniva chiamato il Louvre all'epoca. Nonostante la Restaurazione, Bartolini continuò a realizzare ritratti dell'imperatore su richiesta di committenti nostalgici e appassionati.
Il busto in questione, firmato sul lato destro con il nome L. Bartolini, appartiene a questo periodo particolare. Si distingue nettamente dai grandi busti ufficiali di Napoleone, in cui l'imperatore era raffigurato con attributi eroici e coronato di alloro, con chiari richiami alle sculture dell'antichità. Al contrario, questa opera è priva di elementi celebrativi, si distacca dalle tradizionali idealizzazioni e mostra l'attenzione che l'artista dedicava al realismo, catturando con una raffinata modulazione i tratti del volto e conferendo a Napoleone uno sguardo malinconico e pensieroso.
La statua di San Giorgio, patrono dell'Arte dei Corazzai e Spadai, rappresenta forza e vitalità.
Una scultura rinascimentale che raffigura il giovane David con la testa di Golia. Inspirò artisti e poeti. Datazione controversa (1427-1460)
L'opera rappresenta la Virtù trionfante sul Vizio, simboleggiata da una donna nuda di grande bellezza.
L'Opera di Santa Maria del Fiore ha acquisito una rara scultura rinascimentale di Brunelleschi. Trovata in una dimora storica.