Piazza della Croce al Trebbio
Tratto da Federigo Fantozzi, La Nuova Guida, Per Gius. e Fratelli Ducci, Firenze, 1857
"È cosi impropriamente chiamato il punto ove congiungendosi le vie del Trebbio, del Trotto dell'Asino, delle Belle Donne, del chiasso Cornino e degli Armatoli, formano uno slargamento irregolare nel di cui centro sorge una Colonna di granito, sostenente una Croce di marmo bianco ornata di bassorilievi. L'altezza della Colonna compreso il basamento circolare di pietra e la croce, è di
br. 11 e mezzo; e di un diametro e due terzi circa quella del suo Capitello. Esso è ornato nella parte inferiore di foglie d'acanto, e nella superiore coi simboli degli Evangelisti i quali stanno in luogo dei soliti caulicoli.
— Questa colonna vuolsi eseguita da Gio. Pisano nel 1308, e qui inalzata in luogo di quella che i Santi Ambrogio e Zanobi (1055) vi fecero erigere molto tempo innanzi per conservare la memoria del luogo ove la Sacra milizia istituita da S. Pier Martire, circa la metà del secolo XIII, riportò segnalata e decisiva vittoria sopra gli eretici Paterini, così detti da Filippo Paternon che nel 1212 si fece capo e propagatore in Firenze di questa setta, tendente a scotere la soggezione della Chiesa e dei Principi. — Varie sono poi le opinioni degli eruditi sulla etimologia della voce Trebbio, ma la più ricevuta è quella di mons. Borghini che la crede derivata dalla voce Tribo, o Tribus, nome che davasi dai Romani a quel quartiere della città ove si faceva la rassegna dei cittadini per distinguerne le condizioni e le famiglie. Non così peraltro fu ricevuta l'altra opinione, dal medesimo chiarissimo scrittore manifestata, che qui esistesse l'antico Teatro, perchè non sembrò coadiuvata da sufficienti autorità o da argomentazioni bastantemente solide."
La Via dell'Oriuolo ha una storia legata alle antiche mura cittadine e al primo orologio di Palazzo Vecchio.
Una piccola piazza fiorentina prende il nome dall'Accademia delle Belle Arti, trasferita qui nel 1784 nei locali dell'ex Spedale di San Matteo.
Via del Canneto, storica, poco trafficata, archi e cavalcavia in Oltrarno. Notevole per alcuni antichi resti medievali.
L'origine del nome della strada è incerta: per tradizione il nome è legato a Cimabue o alla famiglia Allegri.