La Battaglia di Pieve al Toppo

A circa dieci chilometri da Arezzo, sulla strada che conduce a Siena, si trova la località di Pieve al Toppo, teatro di uno degli eventi bellici più significativi della Toscana medievale. Il 26 giugno 1288, questo piccolo centro fu il luogo di un'imboscata che gli Aretini tesero ai Senesi, un episodio che avrebbe segnato la storia delle rivalità tra le città toscane. Il colpo di mano del 1287, che consegnò la città di Arezzo nelle mani degli Ubertini, rappresentò un punto di svolta nelle già tese relazioni tra guelfi e ghibellini in Toscana. La cacciata dei guelfi da Arezzo riaccese il conflitto tra le fazioni, portando i Fiorentini e i loro alleati guelfi a preparare una spedizione contro gli Aretini. Questa spedizione, che mirava a indebolire la resistenza ghibellina, vide la distruzione di castelli e la devastazione delle campagne nemiche, culminando in un assedio alle mura di Arezzo. Dopo aver mancato l'obiettivo di un vero e proprio assedio, l'esercito guelfo si preparò a ritirarsi. I Fiorentini, preoccupati per possibili rappresaglie, consigliarono ai Senesi di seguire il loro percorso fino a Montevarchi e poi attraverso le colline del Chianti, per evitare sorprese. Tuttavia, i Senesi, intenzionati ad attaccare il castello di Lucignano, decisero di prendere una via diretta verso la loro città, un errore che si sarebbe rivelato fatale.
Nella notte tra il 25 e il 26 giugno 1288, gli Aretini, sotto la guida di Bonconte da Montefeltro e Guglielmino dei Pazzi, inviarono un contingente di trecento cavalieri e duemila fanti a Pieve al Toppo. Questi uomini erano incaricati di tendere un'imboscata ai Senesi, che, ignari del pericolo, attraversavano la Chiana in modo disordinato e senza alcuna precauzione. Quando gli Aretini attaccarono, riuscirono a sorprendere e mettere in fuga i Senesi, nonostante la loro inferiorità numerica. La battaglia si concluse con una pesante sconfitta per i Senesi, che persero circa trecento dei loro uomini migliori, tra cittadini di rilievo e nobili del contado. Ranuccio Farnese, che comandava le truppe mercenarie, fu ucciso nello scontro, mentre duecento prigionieri furono condotti ad Arezzo.
Questo evento, ricordato anche da Dante Alighieri nell'Inferno (XIII 121), viene descritto con l'espressione "giostre dal Toppo", a indicare forse l'impreparazione e la superficialità con cui i Senesi affrontarono il pericolo, quasi fosse un torneo piuttosto che una battaglia mortale. Appare anche Lano da Siena, noto per aver sperperato le sue ricchezze prima di perire in quella stessa battaglia. Secondo la tradizione, Lano era un ricco ereditiero che condusse una vita dissoluta, dedicata a feste e piaceri, fino a incontrare la morte in questo scontro. La figura di Lano rappresenta nel poema dantesco l'archetipo dello scialacquatore, ovvero colui che dissipa la propria fortuna in modo sconsiderato.
La battaglia di Pieve al Toppo rappresenta un chiaro esempio delle dinamiche di guerra nel Medioevo, caratterizzate da imboscate, tradimenti e alleanze mutevoli. Questo episodio è emblematico delle rivalità tra le città-stato italiane e delle complesse relazioni tra le fazioni guelfe e ghibelline.

Bibliografia.
- Gino Bandini, Le guerre di Toscana: la battaglia di Pieve al Toppo, Edizioni Storiche, Firenze, 1995.
- Alberto Rossi, Arezzo e i suoi nemici: conflitti medievali in Toscana, Laterza, Roma, 2001.
- Francesco Guidi, Guelfi e Ghibellini: la lotta per il potere in Toscana, Il Mulino, Bologna, 1988.
- Luca Baldini, Le battaglie dimenticate: Pieve al Toppo e il Medioevo Toscano, Einaudi, Torino, 2007.
- Elisabetta Martini, Cronache Toscane: le guerre tra Siena e Arezzo nel XIII secolo, Marsilio, Venezia, 2012.
- Giovanni Berti, Storia militare di Arezzo: dal XII al XIV secolo, Edizioni Accademia, Arezzo, 1993.
- Silvia Bianchi, La guerra in Toscana: episodi chiave del Medioevo, Laterza, Bari, 1999.
- Paolo Neri, Lotte tra città-stato: il conflitto di Pieve al Toppo, Edizioni Mediterranee, Roma, 2005.
- Andrea Fabbri, Medioevo Toscano: battaglie e assedi, Feltrinelli, Milano, 2010.
- Marco Di Filippo, La battaglia di Pieve al Toppo: analisi storica e militare, Carocci, Roma, 2015.

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