Arnolfo di Cambio
Il pioniere dell'architettura rinascimentale
Arnolfo di Cambio, architetto e scultore, insieme a Cimabue, ha gettato le basi per il Rinascimento. Le sue opere più importanti sono conservate a Firenze e in collezioni internazionali.
La facciata del Duomo di Firenze è tra le sue opere più rinomate. Disegni e una ricostruzione al Museo dell'Opera del Duomo mostrano la sua maestria. La facciata del Duomo è il suo progetto più famoso ed è stata smembrata alla fine del Cinquecento, ma alcune statue e disegni sono conservati nel Museo. Il museo ospita anche il Monumento funebre di Bonifacio VIII.
Arnolfo di Cambio è nato a Colle Val d'Elsa intorno al 1240-45. Ha lavorato con Nicola Pisano al pulpito del Duomo di Siena e all'Arca di San Domenico a Bologna. A Roma, dal 1276 al 1293 circa, ha lavorato come scultore e architetto.
A Firenze, dal 1294 fino alla morte, ha contribuito al rinnovamento architettonico e urbanistico. Ha progettato il Duomo, Palazzo Vecchio e Santa Croce, e ha disegnato il primo piano regolatore di Firenze. Ha anche lavorato al progetto di San Giovanni Valdarno.
Arnolfo è stato un importante artista e innovatore tra il Duecento e il Trecento. Ha contribuito a un nuovo linguaggio artistico diffuso in seguito da Giotto e dal Rinascimento.
Le sue opere più importanti si trovano a Firenze, ma ha lavorato anche in altre città come Roma, Siena, Napoli, Orvieto, Perugia e Bologna.
A Firenze ha lavorato anche a Palazzo Vecchio, Santa Croce e forse alla Badia Fiorentina.
Altre opere importanti includono il Ritratto di Carlo d'Angiò ai Musei Capitolini di Roma, il ciborio di San Paolo fuori le mura sempre a Roma, e il Mausoleo del Cardinale de Braye nella Chiesa di San Domenico ad Orvieto.
da sinistra: Santa Reparata, la Madonna dagli occhi di vetro e San Zanobi
Madonna della Natività
Ricostruzione della Facciata di Arnolfo di cambio
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