Don Antonio Ramirez de Montalvo
La famiglia Ramirez de Montalvo è una casata nobile di origine spagnola con radici in Italia sin dal 1539, quando Don Antonio Ramirez de Montalvo giunse a Firenze accompagnando Donna Eleonora di Toledo, destinata a sposare il granduca di Toscana, Cosimo I de' Medici. Questo illustre casato ha giocato un ruolo significativo nella storia italiana e spagnola, lasciando un'impronta duratura attraverso le sue connessioni politiche, il mecenatismo culturale e le sue attività religiose.
Don Antonio Ramirez de Montalvo, originario della Castiglia, giunse a Firenze nel 1539 accompagnando Donna Eleonora di Toledo, destinata a sposare il granduca di Toscana, Cosimo I de' Medici.
Eleonora di Toledo, figlia del potente Don Pedro Alvarez di Toledo, marchese di Villafranca e viceré di Napoli, divenne la moglie di Cosimo I, consolidando così la posizione politica del granduca tra le influenti corti italiane.
Don Antonio fu nominato primo maggiordomo da Cosimo I e ricevette la donazione di una casa torre in Borgo Albizi, trasformata successivamente nel Palazzo Ramirez de Montalvo. Acquisì anche altre proprietà e ricevette il feudo di Sassetta nella Maremma pisana.
Don Antonio ebbe due figli, Don Ermando e Don Giovanni, e la famiglia gestì il feudo di Sassetta fino all'abolizione dei feudi.
Eleonora Ramirez de Montalvo, figlia di Don Giovanni, fu la fondatrice delle Suore Minime Ancelle della Santissima Trinità, comunemente note come Montalve, contribuendo così al patrimonio religioso e sociale della regione. Gli ultimi signori feudali furono Antonio III e il fratello Leone, che successivamente cedettero la signoria per necessità ai rami cadetti. I loro beni allodiali (1) a Sassetta furono infine venduti a un ricco possidente pisano nel 1849.
(1) Allodio era utilizzato nel Medioevo per indicare i beni e le terre possedute in piena proprietà, in opposizione ai termini feudo o "beneficio", con i quali si indicavano invece i beni ricevuti in concessione da un signore dietro prestazione di un giuramento di fedeltà (il cosiddetto omaggio feudale o vassallatico).
Fotografo francese attivo a Napoli dal 1850, celebre per album di foto d'Italia, molte a Firenze e scatti a monumenti storici.
Usò il suo talento per sostenere la lotta durante la Guerra Civile Spagnola, ma le sue scelte politiche influenzarono la sua carriera.
La regina visitò Firenze più volte, attratta dal fascino della città e dalla sua ricca cultura.
I lasciti di alcuni dei suoi quadri a Palazzo Pitti e all'Istituto degli Innocenti testimoniano la grande generosità di questa grande artista.