Juan Antonio Morales

Pittore, Propagandista e Testimone della Guerra Civile Spagnola.


Nel tumultuoso scenario della Spagna del XX secolo, l’arte non fu solo espressione estetica ma anche strumento politico. Il pittore Juan Antonio Morales, nato nel 1909 a Villavaquerín del Cerrato (Valladolid), si fece notare proprio in questo contesto. Trasferitosi tra la Spagna e Cuba durante la sua giovinezza, nel 1931 si stabilì a Madrid, dove intraprese la sua carriera artistica. Morales studiò con Daniel Vázquez Díaz, un influente pittore spagnolo, e cominciò a sviluppare uno stile che oscillava tra il surrealismo e il cubismo, in un’epoca segnata da profonde tensioni politiche e sociali.
L’avvento della Guerra Civile Spagnola (1936-1939) segnò profondamente la sua vita e la sua arte. Morales, da sempre impegnato politicamente, si schierò con la Repubblica e partecipò attivamente al conflitto, non solo come soldato ma anche come artista propagandista. La sua opera visse una trasformazione: da una ricerca stilistica prettamente estetica, passò a essere un potente mezzo di comunicazione politica. In un contesto di guerra, le sue opere dovevano rispondere a esigenze immediate e drammatiche: sostenere la causa repubblicana e denunciare le atrocità del nemico.
Juan Antonio Morales si distinse per la produzione di poster e manifesti propagandistici che divennero emblematici durante la guerra.

Tra le sue opere più celebri vi è il manifesto "Los Nacionales", che rappresentava con toni caricaturali i sostenitori del regime franchista, includendo simboli come la Chiesa cattolica, Mussolini e le truppe marocchine che combattevano per i nazionalisti​
Morales utilizzò uno stile grafico incisivo, adottando forme vicine al cubismo e al surrealismo per trasmettere messaggi di resistenza e di lotta.






Un altro manifesto famoso, "¡Los fusiles para el frente!", metteva in scena fucili antropomorfizzati, invitando i civili a non lasciare le armi inattive​.









Parallelamente, Morales si dedicò all’illustrazione di libri, collaborando con intellettuali come Federico García Lorca e Ramón J. Sender. Le sue illustrazioni, in particolare quelle per il Romancero Gitano di Lorca, riflettono un realismo influenzato dal classicismo picassiano degli anni '20. Il suo lavoro come illustratore durante il conflitto evidenzia una grande versatilità, riuscendo a spaziare da temi politici di immediata attualità a opere letterarie di grande valore culturale.
Dopo la guerra, Morales fu arrestato ad Alicante e processato per il suo coinvolgimento con la Repubblica, ma venne assolto nel 1940. Nonostante questo, la sconfitta repubblicana influenzò pesantemente la sua carriera, portandolo a una fase di declino e marginalizzazione politica. Morales continuò a lavorare come pittore e illustratore, ma non riuscì mai a riconquistare la visibilità ottenuta durante gli anni del conflitto.

"Venere con veduta di Firenze" di Juan Antonio Morales
Altri articoli
Rossetti, tra arte e laudano
Rossetti, tra arte e laudano

Artista preraffaellita e la sua musa ebbero una relazione tormentata, segnata dall'abuso di laudano e droghe, che finì tragicamente.

Juan Antonio Morales
Juan Antonio Morales

Usò il suo talento per sostenere la lotta durante la Guerra Civile Spagnola, ma le sue scelte politiche influenzarono la sua carriera.

Herbert Percy Horne
Herbert Percy Horne

Il Museo Horne a Firenze, fondato da Herbert Percy Horne, espone tesori rinascimentali in un palazzo del quattrocento.

Mary Eleanor, preraffaellita
Mary Eleanor, preraffaellita

Ultima erede dei preraffaelliti britannici, la sua straordinaria arte, la sua storia di impegno e dedizione