Caffè Michelangelo a Firenze
Il caffè letterario che cambiò il volto dell'arte italiana
Il Caffè Michelangelo, il primo caffè letterario di Firenze, rimase attivo dal 1848 al 1861.
Nel fervore degli anni del 1848, il Caffè Michelangiolo aprì le sue porte nella Via Larga (1) a Firenze. Ben presto divenne un punto d'incontro per personalità di rilievo del XIX secolo. In una sala fumosa di quel locale si formò un cenacolo di artisti, scrittori e patrioti (2) che si parlavano in modo informale, usando il "tu". In mezzo a clamori, grida e motto, i frequentatori del caffè scrissero un capitolo fondamentale della storia delle arti figurative. I pittori macchiaioli (3) come Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Cristiano Banti, Odoardo Borrani e Vincenzo Cabianca si riunivano e rivoluzionavano la pittura italiana. Persino Edouard Manet (4) ed Edgar Degas (4) fecero tappa in questo luogo provenienti dalla Francia. Uno dei frequentatori del Caffè fu anche Carlo Lorenzini, noto come Collodi (5). Nel 1866, anno della sua chiusura, il Caffè Michelangiolo scomparve senza lasciare tracce, ma la sua memoria è conservata grazie a una targa di marmo posta sulla facciata del palazzo che lo ospitò.
(1) La Via Larga è l'antico nome dell'attuale via Cavour a Firenze, in Italia.
(2) I "patrioti" si riferiscono a coloro che si impegnarono attivamente per la causa dell'unità e l'indipendenza italiana durante il periodo del Risorgimento.
(3) Il termine "macchiaioli" si riferisce a un gruppo di pittori italiani che si distinsero per il loro stile pittorico basato sull'uso di macchie di colore e una tecnica rapida.
(4) Edouard Manet (1832-1883) e Edgar Degas (1834-1917) erano due importanti pittori francesi dell'epoca, noti per il loro contributo all'arte impressionista.
(5) Carlo Lorenzini (1826-1890), conosciuto con lo pseudonimo di Collodi, fu uno scrittore italiano famoso per aver creato il personaggio di Pinocchio, il celebre burattino di legno
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