Le Api di Ferdinando
Tra le curiosità di Firenze, una delle più divertenti è rappresentata dalle api di Ferdinando, che si dice siano difficili da contare. Secondo la leggenda, chi riuscirà a contarle tutte, senza toccarle o segnarle, sarà benedetto dalla fortuna. Chiunque voglia cimentarsi in questa sfida dovrà recarsi personalmente in Piazza SS. Annunziata per scoprirlo. Ma di cosa si tratta esattamente?
Al centro di Piazza SS. Annunziata troviamo il monumento in bronzo del Granduca Ferdinando I dei Medici (1543-1609) a cavallo, opera del famoso scultore fiammingo Giambologna (1529-1608), noto anche per il suo capolavoro "Il Ratto delle Sabine" nella Loggia dei Lanzi. Questo monumento è stato realizzato utilizzando il bronzo fuso dai cannoni delle navi turche catturate dai cavalieri dell’Ordine Militare di Santo Stefano, di cui il Granduca era Gran Maestro.
Il monumento è impreziosito dalla croce dell’Ordine di Santo Stefano sulla corazza del Granduca, simbolo del suo impegno contro i pirati ottomani che infestavano il Mediterraneo. La cinghia del cavallo reca l'iscrizione "De’ metalli rapiti al fero Trace", anche se il termine "traci" riferito ai pirati non ha una spiegazione precisa.
Sulla parte posteriore del basamento di pietra si trova una lamina di bronzo con la scritta in latino "Majestate Tantum" (solo per la sua maestà) e le famose api, disposte in cerchi concentrici intorno a un’ape regina. Questo è un esempio di “impresa araldica”, un simbolo che rappresenta il Granduca come il centro dello stato, circondato da un popolo laborioso e pacifico.
Ferdinando I è stato un discreto amministratore del granducato, amato dal popolo e fortunato a governare durante un periodo di prosperità e pace per la Toscana. A differenza di altri granduchi medicei, Ferdinando si interessava agli affari dello stato e contribuì alla sua stabilità.
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Le api di Ferdinando sono anche un'attrazione. Chi riesce a contarle senza toccarle sarà benedetto dalla fortuna.