Visione Cosmologica

La disposizione insolita dei segni zodiacali nella basilica di San Miniato al Monte di Firenze è un esempio affascinante di come l'architettura e l'astrologia possano convergere per creare simbolismi profondi e complessi.

Questa specifica configurazione zodiacale, che inizia con il Capricorno anziché l'Ariete, si discosta dalla convenzione tradizionale, riflettendo una visione cosmologica che pone enfasi sui solstizi piuttosto che sugli equinozi.
Questa scelta architettonica non è casuale ma radicata in una filosofia neoplatonica che considerava i solstizi come porte celesti. Nella visione neoplatonica, il ciclo dell'anima attraverso la vita e la morte era associato ai movimenti del sole, con le anime che ascendono al cielo durante il solstizio d'inverno e discendono per incarnarsi durante il solstizio d'estate. Questa credenza, influenzata dagli insegnamenti di filosofi come Porfirio e Macrobio, trovò terreno fertile nel Medioevo, specialmente attraverso la diffusione delle dottrine della scuola di Chartres.

Scritta a San Miniato al Monte

Il posizionamento del Capricorno all'ingresso della basilica simboleggia quindi l'accesso a questo ciclo cosmico dell'anima, con la struttura stessa dell'edificio che funge da gnomone durante i solstizi. Questo stile non solo dimostra l'importanza del sole e dei suoi cicli nel pensiero medievale ma sottolinea anche il ruolo della basilica come luogo di transizione spirituale, una porta del cielo, come suggerito dall'iscrizione "Haec est porta coeli".
Questa interpretazione della disposizione zodiacale a San Miniato al Monte evidenzia la ricca intersezione tra fede, filosofia, e scienza nell'arte e nell'architettura medievale, offrendo uno spaccato su come gli antichi vedevano il loro posto nell'universo e la continua ricerca dell'uomo di collegare il terreno con il divino.

 

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