I Teatri Fiorentini

I teatri fiorentini
I teatri storici e le sale meno conosciute nell'Ottocento
 

Nel periodo in cui i granduchi lorenesi governavano Firenze, la città vantava nove teatri pubblici e molte sale private, dimostrando l'importanza degli spettacoli pubblici e dei teatri come luoghi di incontro e di divertimento. Questi luoghi non solo rappresentavano un modo per socializzare e mostrare il proprio status sociale, ma anche un'opportunità di formazione culturale per la borghesia liberale, contribuendo a consolidare i valori della giovane nazione italiana. Al teatro Pagliano, successivamente rinominato Teatro Verdi, si tennero eventi a scopo benefico come un'Accademia vocale e strumentale per sostenere l'acquisto di fucili per Garibaldi e un ballo per raccogliere fondi a favore dei bersaglieri bresciani. Questo itinerario ripercorre i luoghi in cui si trovavano (e in parte ancora si trovano) i teatri e le sale, molte delle quali nate dalla ristrutturazione di ambienti già attivi dal Seicento, come il Teatro del Cocomero (poi Niccolini) e il Teatro della Pergola. Altri teatri invece furono il risultato degli investimenti di imprenditori e impresari dell'Ottocento, come il teatro e l'arena Goldoni, il Politeama Fiorentino (il demolito teatro Comunale ) e il già citato teatro Pagliano. Questo scritto sui teatri pubblici e delle sale private di quegli anni è composto da 17 punti d'interesse, ma è importante chiarire subito che non tutti i teatri erano accessibili a tutti i ceti sociali.

Ogni teatro aveva il proprio carattere e il proprio pubblico: ad esempio, il teatro della Pergola era frequentato dalla nobiltà, mentre i teatri della Piazza Vecchia, la Quarconia e il Rossini erano più popolari e ospitavano spettacoli di Stenterello. Anche il modo di raggiungere il teatro e la collocazione dei posti all'interno della sala erano importanti per evidenziare le differenze di classe. Ad esempio, il teatro della Piazza Vecchia era considerato rischioso e frequentato principalmente da persone meno abbienti. Per andare a teatro, la nobiltà e la corte si spostavano in carrozza e prendevano posto nei palchi, la borghesia invece raggiungeva il teatro a piedi e si sistemava in platea, mentre al popolo veniva riservata la galleria. Nel corso del tempo, furono emanate precise disposizioni per evitare l'apertura di troppe sale teatrali contemporaneamente e per controllare i contenuti delle rappresentazioni. Nel 1853, Leopoldo II di Lorena istituì una Censura Centrale per valutare e autorizzare ogni messa in scena. In ogni caso, i teatri avevano una diversa natura e origine: il Teatro della Pergola era frequentato dalla nobiltà e dalla classe dirigente, mentre i Teatri della Piazza Vecchia, la Quarconia e il Rossini erano di carattere popolare e ospitavano soprattutto recite di Stenterello, la maschera fiorentina inventata da Luigi Del Buono.​ 
Inoltre, questa passeggiata comprende anche due "arene": l'arena Goldoni in via de' Serragli e l'arena Nazionale in via omonima. Questi spazi erano principalmente forniti di sale da conversazione, ristoro e gioco, ma occasionalmente venivano utilizzati per rappresentazioni teatrali. Anche il villino Uzielli in piazza Massimo d'Azeglio viene menzionato, in quanto in quel luogo venne costruito il teatro Principe Umberto. Questo teatro era situato in una delle nuove zone della città ed era destinato a diventare un importante luogo di svago per i cittadini, ma venne distrutto da un incendio nel 1889.
In generale, l'itinerario propone una vasta gamma di teatri, dai grandi e storici come il teatro del Cocomero (poi Niccolini di via Ricasoli) e il teatro della Pergola, ai più piccoli come il teatro dell'Accademia (già dei Concordi) in corso dei Tintori, il teatro Rossini o d'Ognissanti (ora inglobato nel palazzo della Chiesa Evangelica Battista di borgo d'Ognissanti), il teatro della Piazza Vecchia (situato al palazzo Carrega Bertolini in piazza dell'Unità Italiana), il teatro Nuovo (già teatro degli Intrepidi in via Maurizio Bufalini) e il teatro dei Fidenti (poi teatro Brendel in via Ghibellina, ora utilizzato come studio di architettura).
Insomma, ci sono molti teatri da scoprire a Firenze, ognuno con la propria storia e il proprio fascino. Se sei un appassionato di teatro o semplicemente vuoi conoscere meglio la storia culturale della città, questo breve scritto potrebbe essere un'ottima scelta per conoscere qualcosa.


 Teatri e Arene a Firenze

Altri articoli
Piazzale Michelangelo, 1892
Piazzale Michelangelo, 1892

Guido Carocci descrive il Piazzale nel 1892 come un luogo di contemplazione sublime, dove natura e arte si uniscono in un panorama ineguagliabile.

La Fontana della Regina Vittoria
La Fontana della Regina Vittoria

Inglesi e fiorentini, un amore tradito e dimenticato.

Santa Maria in Campidoglio
Santa Maria in Campidoglio

L'antico Osservatore ci racconta da dove deriva, secondo lui, il nome della scomparsa Chiesa di Santa Maria del Campidoglio a Firenze.

Castello di Vincigliata
Castello di Vincigliata

Si tratta forse del miglior esempio di realizzazione del sogno romantico di medioevo della nutrita colonia inglese che nell'Ottocento