Il 5 febbraio e la storia dell'Istituto degli Innocenti a Firenze
È una data di grande importanza per l'Istituto degli Innocenti a Firenze, poiché segna l'arrivo della prima bambina accolta nel 1445, secondo il calendario fiorentino dell'epoca. Questo giorno è significativo in quanto rappresenta l'inizio di un lungo percorso di assistenza e cura nei confronti dei bambini più vulnerabili.
La prima bambina accolta nel 1445 presso l'Istituto degli Innocenti fu chiamata Agata Smeralda, come indicato nel "Libro dei fanciugli", un prezioso documento storico che testimonia l'arrivo e l'accoglienza dei neonati presso l'istituzione. Tuttavia, ciò che emerge dai documenti conservati nell'Archivio storico dell'Istituto degli Innocenti è l'esistenza di una seconda Agata Smeralda.
Quattro anni dopo l'arrivo della prima bambina, esattamente il 5 febbraio, giorno dedicato a Sant'Agata, una seconda bambina fu lasciata presso l'Istituto. Questo fatto rivela un legame speciale con la prima neonata, poiché alla seconda bambina fu dato lo stesso nome, indicando che il ricordo della prima neonata era rimasto impresso nella memoria di chi registrava gli ingressi dei neonati.
Entrambe le bambine erano prive di segni di riconoscimento, come indicato nel "Libro dei fanciugli". Questo suggerisce che potesse essere prassi comune lasciare un segno di identificazione con i bambini abbandonati, nel caso in cui si volessero successivamente ritrovare. La registrazione nel "Libro dei fanciugli" riporta anche il nome della persona che lasciò le bambine nella pila e cosa avevano con sé, offrendo così uno sguardo prezioso sulla pratica dell'abbandono dei neonati e sulle registrazioni dettagliate che l'Istituto degli Innocenti teneva per preservare la storia di chi giungeva presso di loro.
Questi documenti forniscono non solo informazioni sulla pratica dell'abbandono dei neonati in quel periodo, ma anche un'occasione per riflettere sull'importanza della cura e dell'assistenza verso i bambini più vulnerabili. L'Istituto degli Innocenti ha svolto e continua a svolgere un ruolo cruciale nella tutela e nell'assistenza dell'infanzia, e la storia di Agata Smeralda e di tutti i bambini accolti presso l'istituzione rappresenta un patrimonio inestimabile da preservare e tramandare alle generazioni future.
Bibliografia
- Luciano Zangheri, L'ospedale degli Innocenti: Storia e cultura dell'assistenza all'infanzia a Firenze, Firenze, Edizioni Polistampa, 2000.
- Giovanna Becattini, Agata Smeralda: La storia dei bambini abbandonati a Firenze, Firenze, Le Lettere, 2005.
- Valeria Arrighi, Gli Innocenti di Firenze: Un rifugio per l'infanzia dal Rinascimento ai giorni nostri, Milano, Mondadori, 2010.
- Emanuele Vita, Bambini e assistenza a Firenze: Dallo Spedale degli Innocenti all'età moderna, Firenze, Edizioni Firenze, 1998.
- Roberto Dallai, I bambini degli Innocenti: Storie di vita nell'orfanotrofio fiorentino, Roma, Carocci Editore, 2013.
Le immagini sopra sono state create con AI
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