L'Etruria antica
Pillole di Storia
"È in verità impressionante il constatare che, per due volte nel VII secolo a.C. e nel XV d.C., pressoché la stessa regione dell'Italia centrale, l'Etruria antica e la Toscana moderna, sia stata il focolaio determinante della civiltà Italiana."
(Jacques Heurgon, Vita quotidiana degli Etruschi, 1967, p. 23.)
Etruria fu chiamata dagli antichi una delle regioni principali dell'Italia Centrale, fra gli Appennini, il Tevere e il mare Tirreno (Fig.1).
È denominata quasi universalmente Etruria dagli scrittori latini. Invece la forma Tuscia si trova spesso nella bassa latinità; anzi negli ultimi tempi dell'Impero Romano pare divenisse la denominazione ufficiale si che occorre di frequente nelle iscrizioni e negli itinerari, dove passò nell'uso durante il medioevo e vige sempre nel nome moderno di Toscana.
D'altra parte gli abitanti son chiamati indistintamente Etrusci o Tusci, forme adoperate ambedue promiscuamente da Livio, da Varrone e da altri scrittori dei tempi antichi; ma Tusco e Tusci pare siano le forme più antiche e forse le sole in uso al tempo di Catone e di Plauto. I Greci al contrario li chiamarono universalmente Tirreni o Tirseni, e diedero quindi al loro paese il nome di Tirrenia, uso da loro conservato anche sotto l'Impero romano.
Non c'è dubbio che le due forme del nome latino, Etruscus e Tuscus, sono semplicemente due modificazioni del medesimo nome e che questo in origine scrivevasi Turscus, forma conservala nelle Tavole Eugubine (1).
Ma un punto della massima importanza ci risulta dallo storico greco Dionisio (I, 30), vale a dire che il nome nativo del popolo era diverso da tutti questi e ch'esso chiamava se stesso Rasena o Rasenna (2).
(1) Le Tavole eugubine (Tabulæ Iguvinæ) sono sette tavole bronzee rinvenute nel XV secolo nel territorio dell'antica Ikuvium (Gubbio). (Treccani)
(2) Nella loro lingua si chiamavano Rasenna o Rasna, in greco Tyrsenoi (ionico e attico antico: Τυρσηνοί, Türsenòi; dorico: Τυρσανοί, Türsanòi, entrambi col significato di "Tirreni" e poi "Etruschi" o "Tusci", abitanti della Τυρσηνίη, Türsenìe, "Etruria"). (Treccani)
Il vicolo potrebbe anche essere la strada che portava all'antenato del Ponte Vecchio in epoca romana.
Se i danni di questa inondazione, 1844, furono ben lievi per Firenze, lo si deve intieramente al governo granducale.
Durante i Medici, gli oggetti etruschi nelle Gallerie degli Uffizi erano sparsi, ma con i Lorena si riconosce la necessità di una sintesi accurata.
Via Calzaiuoli a Firenze testimonia la sua storia millenaria, essendo parte del Decumano della Florentia Romana