La Fonte dell'Abbondanza, situata nel centro storico di Massa Marittima in provincia di Grosseto, è un'antica fonte pubblica edificata durante il periodo di massima espansione del comune medievale. Sopra la fonte fu costruito un grande magazzino che fungeva da granaio pubblico, dove i cittadini depositavano parte del loro raccolto per utilizzarlo nei periodi di carestia o guerra. L'intera struttura, conosciuta come Palazzo dell'Abbondanza, è caratterizzata da un grande parallelepipedo con tre arcate sulla facciata. Nel 1999, durante i lavori di restauro del palazzo, è stato scoperto un affresco di particolare rilevanza chiamato "L'albero della Fecondità". Questo affresco, risalente al periodo tra il 1265 e il 1335, raffigura un grande albero dai cui rami pendono 25 falli maschili eretti, sotto il quale due donne si accapigliano per uno di questi simboli, mentre uccelli neri volteggiano sopra di loro.
Le interpretazioni dell'affresco sono molteplici.
1) Simbolo di Fertilità.
Secondo questa interpretazione, l'affresco raffigura un grande albero con frutti fallici come un simbolo di fertilità e abbondanza. Doveva avere una funzione apotropaica, cioè di buon augurio per garantire raccolti abbondanti. Le donne che si accapigliano per ottenere i "frutti" simboleggiano la competizione per la fertilità, mentre gli uccelli neri potrebbero rappresentare minacce alla prosperità.
2) Manifesto Politico.
Un'altra interpretazione suggerisce che l'affresco sia un messaggio politico dei Guelfi contro i Ghibellini. Si ipotizza che rappresenti le conseguenze della vittoria ghibellina, avvertendo della diffusione di eresie e perversioni sotto il loro governo. In questo contesto, le figure femminili potrebbero essere viste come streghe e i falli come simboli di corruzione e disordine morale.
3) Leggende Locali.
L'interpretazione di alcuni storici d'arte, come George Ferzoco, suggerisce che l'affresco sia legato a leggende locali di streghe che raccoglievano falli per usarli nei loro incantesimi. Questa lettura riflette le paure e le superstizioni dell'epoca riguardo alla stregoneria e ai poteri oscuri.
L'incertezza sulla datazione precisa dell'affresco rende difficile stabilire con certezza quale delle tre teorie sia corretta. Tuttavia, l'opera rimane un esempio unico e affascinante di arte medievale, carica di simbolismo e mistero.
La Roccaccia era nota come Rocca Tédula nel 1188 ed era un’importante fortificazione situata a 950 metri sul livello del mare.
Dopo qualche centinaio di metri dall'entrata, sono stato catapultato in un altro tempo o dimensione
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Una Scoperta Straordinaria: L'Edicola Funeraria del III secolo a.C. con i Demoni Alati.