La Necropoli Etrusca di San Giuseppe

La Necropoli Etrusca di San Giuseppe

La Necropoli Etrusca di San Giuseppe a Pitigliano con #ConosciFirenze

Ingresso della necropoli.

La Via Cava di San Giuseppe suscita un forte senso di meraviglia e curiosità. Immaginando di percorrere quella strada antica, ci siamo catapultati in un'altra epoca, immergendoci nella storia degli antichi Etruschi.
Nonostante il bisogno di qualche intervento di restauro e manutenzione, il luogo conserva ancora il suo fascino e il suo valore storico. Le foto mostrano segni di trascuratezza, ma nonostante ciò, l'atmosfera intrisa di storia e la presenza dei tavoli con le panche suggeriscono che sia un luogo frequentato da visitatori interessati.
Riposarsi e rifocillarsi sui tavoli all'ombra della Via Cava potrebbe essere un'esperienza piacevole, permettendo di immergersi ancora di più nel contesto storico del luogo.
La Via Cava di San Giuseppe è senz'altro un luogo da visitare assolutamente per chi è interessato alla storia degli Etruschi e desidera vivere un'esperienza unica, camminando sulle orme dei nostri antichi antenati. Nonostante la trascuratezza, la bellezza e l'interesse di questo luogo rimangono intatti.
 

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La scoperta della necropoli etrusca durante i lavori di recupero della Via Cava di San Giuseppe rappresenta un importante ritrovamento archeologico nella regione intorno a Pitigliano, una città di grande rilevanza di origine etrusca.
All'interno delle tombe, sono emersi frammenti di ceramica dipinta, bracciali e anelli di bronzo, testimonianze preziose dell'arte e della cultura degli antichi Etruschi. Tali reperti forniscono un'ulteriore comprensione del modo di vita e delle pratiche funerarie di questa civiltà millenaria.
Tuttavia, è importante sottolineare che il sito è stato oggetto di depredazioni nel corso dei secoli, con il saccheggio dei ricchi corredi funebri presenti. Questa pratica di depredazione è comune anche in molti altri siti archeologici, dove l'interesse per i preziosi oggetti del passato ha portato alla perdita di importanti informazioni storiche e culturali.
Nonostante ciò, la scoperta della necropoli etrusca e i reperti rinvenuti rappresentano ancora una testimonianza significativa dell'antica civiltà etrusca e delle sue pratiche funerarie. Questo sito archeologico offre un'opportunità unica per approfondire la conoscenza di questa straordinaria cultura e della sua eredità nel territorio di Pitigliano.


La Necropoli Etrusca di San Giuseppe a Pitigliano con #ConosciFirenze

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La necropoli etrusca della Via Cava di San Giuseppe è databile al periodo orientalizzante medio, che corrisponde alla seconda metà del VII secolo a.C. Le tombe presenti nella necropoli sono caratterizzate da una struttura a tre camere che si aprono su un vestibolo, accessibile tramite una ripida scalinata.
Durante gli scavi condotti nel 2001, è emersa una tomba particolare denominata PSG 1, che presenta una pianta cruciforme. Questa tomba è coperta da un tumulo di terra, che rappresenta una tipologia di copertura comune nelle sepolture dell'epoca. L'analisi dei pochi reperti trovati all'interno di questa tomba, insieme alla tipologia di copertura, ha permesso di datare con una certa precisione il sito.
La scoperta di una tomba a pianta cruciforme con copertura a tumulo di terra è di grande interesse archeologico, poiché fornisce ulteriori informazioni sulle pratiche funerarie e le credenze religiose degli antichi Etruschi. La datazione precisa del sito attraverso l'analisi dei reperti contribuisce alla comprensione della cronologia e dello sviluppo della necropoli etrusca nella regione di Pitigliano.
 


La Necropoli Etrusca di San Giuseppe a Pitigliano con #ConosciFirenze
 


Nella tomba PSG1, il tumulo di terra che copriva la struttura funeraria era impostato su un basso tamburo costituito da due ordini di conci tufacei disposti perpendicolarmente. L'ordine superiore dei conci presentava blocchi posizionati orizzontalmente e aveva una rientranza sul bordo esterno, probabilmente utilizzata per segnare il limite del cumulo di terra sul terreno circostante.
Questo tamburo di conci tufacei fungeva da supporto solido per il tumulo di terra sovrastante, conferendo stabilità alla struttura e proteggendo la camera funeraria sottostante. Inoltre, il tamburo era isolato dalla parete rocciosa mediante una canaletta, che aveva la funzione di raccogliere le acque piovane che potevano infiltrarsi e proteggere così il complesso funerario.
Questi dettagli architettonici forniscono preziose informazioni sulla tecnica costruttiva e l'organizzazione delle sepolture etrusche. La presenza della canaletta per la raccolta delle acque indica l'attenzione degli antichi Etruschi per la protezione e la conservazione delle tombe. La disposizione dei conci tufacei nel tamburo evidenzia la cura nella realizzazione della struttura funeraria, conferendo un aspetto imponente e solenne alla tomba PSG1


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Le foto sono di Conosci Firenze

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