La scultura rappresenta un frammento di rilievo in marmo raffigurante la personificazione della Vittoria, un tema comune nell'arte romana. Questo rilievo proviene dall'area dove è situata la di Sant'Agostino (1) a Siena e risale all'età antonina, un periodo che va dal 138 al 193 d.C., durante il regno di imperatori come Antonino Pio, Marco Aurelio e Commodo. La Vittoria, spesso rappresentata con ali, era simbolo di trionfo e veniva utilizzata per commemorare vittorie militari e altri successi importanti. Nella scultura descritta, la figura si presenta in una posa dinamica, con drappeggi mossi, tipici delle rappresentazioni di divinità o personificazioni dell'epoca. Le pieghe del vestito danno un senso di movimento, un elemento caratteristico dello stile scultoreo di quel periodo.
Questo frammento è un esempio importante dell'arte romana presente a Siena, probabilmente facente parte di un monumento o altare più grande dedicato alla Vittoria o a un imperatore che celebrava le sue imprese militari. L'età antonina fu un'epoca di grande stabilità e prosperità per l'Impero Romano, e l'arte di quel periodo rifletteva questo senso di ordine e successo.
(1) Questa chiesa, situata nella parte alta della città, vicino a Piazza San Domenico e non lontano dal Duomo, fu costruita nel XIII secolo ed è uno degli edifici religiosi più significativi della città.
Bibliografia.
- Giuliano, Antonio, L'arte romana, Milano, Mondadori, 1989.
- Settis, Salvatore (a cura di), I rilievi storici romani, Torino, Einaudi, 1987.
- Bianchi Bandinelli, Ranuccio, Roma: la fine dell'arte antica, Torino, Einaudi, 1976.
- Zanker, Paul, Augusto e il potere delle immagini, Torino, Einaudi, 1987.
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