Via Fillungo

Via Fillungo a Lucca conserva l'impronta dell'antica urbanistica romana. Il terzo tratto fa parte del cardo in direzione nord-sud, proseguendo in via Cenami. Il decumano, in direzione ovest-est, è rappresentato da via San Paolino, via Roma e via Santa Croce, fino a via Elisa, costruita più recentemente.
È la via principale del centro storico di Lucca e si estende per 700 metri con una larghezza massima di 10 metri. All'interno delle mura cittadine, è un simbolo rappresentativo e un centro vitale per le attività turistiche, commerciali e artigianali dei lucchesi.
Il nome "Fillungo" deriva da Fillongo in Garfagnana, dove la famiglia Falabrina (1), che possedeva case su questa via, esercitava i suoi diritti feudali. Nel tempo, il nome si è evoluto fino a diventare "Fillungo" a metà del XIX secolo, richiamando anche la forma lunga e dritta della via.
La via inizia dalla Porta dei Borghi, vicino a Piazza Santa Maria, e si estende fino al Canto d'Arco, un incrocio tra Via Roma, Via Fillungo, Via Santa Croce e Via Cenami. Anticamente, era divisa in tre tronconi: Il primo tratto, chiamato Via Grande o via Porta Santa Maria di Borgo, iniziava dalla Porta dei Borghi e arrivava all'incrocio con Via Mordini. Qui, la strada si allarga a destra verso Piazza San Frediano, offrendo una vista sulla facciata mosaica della Basilica di San Frediano. Successivamente, si affianca a sinistra all'Anfiteatro, circondato da abitazioni e mercatini interni.
Il secondo tratto, detto Pantera, continua dall'incrocio con Via Mordini, girando leggermente a sinistra fino a Piazza dei Mercanti. Qui si trovava il più antico teatro di Lucca ma durante gli ultimi decenni ha cambiato tipo di locazione.
Il terzo tratto, originariamente noto come via Fillungo, va da Piazza dei Mercanti al Canto d'Arco. In questo tratto si trovano la Torre delle Ore, la casa Barletti-Baroni, dove Dante visse durante il suo esilio a Lucca, e la chiesa sconsacrata di San Cristoforo, ora sede di mostre e eventi laici.

(1) Il nome deriva dal Castello del Fillongo dei Falambrina, nobili lucchesi feudatari dal 1000. Subirono l'esilio nel 1308 per la loro fede ghibellina, tornando con Castruccio Castracani. Il nome "Fillongo" si estese alla strada intera solo nell'Ottocento; prima indicava solo un tratto, mentre altre sezioni si chiamavano "Via Pantera" e "Via Grande".

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