Il ristorante Favilli alle Cascine e la Stazione del Tram.
Arriva la caffettiera.
Su La Nazione del 14 aprile 1882 - verrà aperto al pubblico un nuovo locale ad uso di ristorante che a spese del municipio è stato eretto alle Cascine, nel piazzale che serve di stazione al tram. E' un'elegante palazzina eseguita su disegno del bravo architetto comunale signor Bacciani, coadiuvato per l'esecuzione del lavoro dal solerte cavalier Attilio Pucci, direttore dei giardini pubblici. Possiamo rivedere l'elegante palazzina (Ristorante Birreria Favilli ) in un'immagine, sempre ottocentesca, ma di alcuni anni dopo: davanti al ristorante (che si trovava nell'area attualmente occupata dall'ingresso dell'ippodromo) è in sosta un convoglio del tram a vapore. Dietro la fila degli alberi è Via delle Cascine con un edificio del Casino Granducale (poi sede di Doney, poi facoltà di Agraria); a destra il profilo di Monte Morello. La foto, scattata dal Viale degli Olmi, deve essere di poco poste fiore al 1898, poichè vi si vede il tram a vapore. Un tempo, infatti, i fiorentini raggiungevano le Cascine con gli omnibus (il servizio era assicurato nel 1869 da dodici vetture), poi con la tranvia a cavalli, finchè non fu istituita - il 17 novembre 1898 la tranvia a vapore sul percorso Santa Maria Novella - Via della Scala-Via del Ponte alle Mosse-Cascine. La caffettiera a vapore aveva a rimorchio dalle tre alle quattro vetture, che d'estate erano a giardiniera, e il convoglio, una volta giunto alle Cascine, sostava, appunto, davanti al Ristorante Favilli: quindi girava in un apposito piazzale. intorno ad un'aiuola al centro della quale era un leccio, e riprendeva la strada del ritorno. Successivamente anche quella linea venne elettrificata. Nel 1885 il Ristorante Favilli fu citato sul giornale per un fatto di cronaca nera, fortunatamente a lieto fine. Il 3 agosto un giovane straniero pranzò al Ristorante, vi si trattenne un paio d'ore senza far supporre che meditasse funesti propositi, e poi si avviò verso un vicino prato dove posato a terra il cappello, si adagio sull'erba, ed estratto un pugnale, disponevasi a ferirsi . Ma un signore lo vide, gli fu addosso, gli fermò il braccio, e lo persuase con cortesi maniere a non fare di nulla. Lo fece anzi salire sulla propria carrozza riconducendolo sano e salvo in città.
Lasciamo dunque che i codini rimpiangano i passati tempi, rallegriamoci di essere venuti al mondo in un'Italia libera e non spagnuola o austriaca, e abbiamo fede in un più prospero avvenire dell'umanità !
Nicodemo, uomo paziente e attentissimo, passeggia guardando intorno a se e filosofeggia su ciò che è reale... e forse neanche la luna ci crede.
La sede dei carnevali più spettacolari della Firenze ottocentesca è stato senz'altro quelli al vecchio quartiere cittadino chiamato ghetto
L'Inaugurazione del Ristorante Favilli: Un Tuffo nell'800.