Persone di servizio
Una pedante descrizione
Tratto da:
Guida pratica popolare di Firenze, ad uso degli'Impiegati, Negozianti, Madri di famiglia, e di tutti coloro i quali stanno per trasferirvisi, Tipografia letteraria, Piazza San Carlo, 1865, Torino
Questo libretto spiega ai funzionari e impiegati sabaudi cosa avrebbero trovato a Firenze. Il libretto prende in considerazione i problemi e le manchevolezze che avrebbero trovato ma anche ciò che di buono possono trovare. Interessante la descrizione dei fiorentini da parte dei piemontesi.
"Persone di servizio
Qui siamo a guai! A Firenze – sempre per quella benedetta smania di parere più che non si sia realmente – la categoria persone di servizio grava sul bilancio più che non gravi altrove. E perchè? Perchè anco le famiglie più borghesi e meno agiate usano tenere due persone di servizio, un uomo e una donna; il primo più spesso in qualità di cuoco, la seconda in qualità di cameriera. E chi non s’adatta a questo stato di cose conviene s’adatti a passare per un miserabile.
Ma – direte voi – trasferendoci colà, non abbiamo già l’obbligo indeclinabile di copiare pedantescamente tutte le abitudini fiorentine; e trattandosi di uso meramente domestico, in casa nostra possiam ben fare e non fare ciò che meglio ci talenta.
E sta bene. – Il vostro ragionamento fa onore al vostro spirito d’indipendenza, ma peccato che nel caso concreto sia di dubbia efficacia. Noi ve lo possiamo tener per buono solo ove siate decisi di condurre con voi la vostra cuoca di qui. Allora siete a cavallo.
Ma se avete calcolato di trovarvene una a Firenze, la quale oltre al beneficio dell’essere pratica del luogo, vi offra pur quello di servirvi da vocabolario del bel linguaggio, in allora vi diciamo che avreste fatto il conto senza l’oste; perchè a Firenze troverete difficilmente una buona serva la quale voglia e sappia farvi da cuoca e da cameriera ad un tempo. Dicendo che ciò non è facile, non vogliamo dire che sia assolutamente impossibile, ma!….
Per chi, poi, può permettersi il lusso di due persone di servizio aggiungeremo due parole sul rispettivo loro salario. Una domestica si paga ordinariamente da Lir. 6 a Lir. 10 al mese (28 - 47 euro circa), oltre vitto e alloggio. Un domestico da L. 10 a L. 20 (47 - 97 euro circa) oltre il vitto e alloggio; ma se – come si pratica da moltissime famiglie – non vi piacesse di tenervelo in casa, fisso, non vi sarà difficile trovarne uno il quale venga o a farvi la cucina od a prestarvi i servigi più duri e grossolani, o l’uno e l’altro insieme, in certe determinate ore del giorno. In questo caso il salario si misura in proporzione dell’opera prestata.
Ma se volete accettare un nostro consiglio, vi diremo che ove foste tanto benedetto dal Cielo di possedere già una buona persona di servizio – o uomo o donna – fareste uno sproposito imperdonabile, quando a costo di qualche maggiore sagrifizio nelle spese di viaggio non l’induceste a seguirvi nella nuova capitale. Scommettiamo cento contro uno che avreste a pentirvi di non averlo fatto. Uomo avvisato – dice il proverbio – è mezzo salvato".
Di giorno un bel giardino adatto alle famiglie, tenuto bene, pulito libero da individui poco raccomandabili, ma la notte?
Podere, famiglia colonica, casa rurale e proprietà costituivano una struttura armonica e indivisibile con obblighi, diritti e doveri.
Qual'è il mistero dei tetti di Firenze?
La gente era attenta all'abbigliamento in pubblico, dimostrando orgoglio e dignità. La generosità era comune e le famiglie erano unite da amicizia.