I Cavalieri Templari

I Templari.
 

I Templari, originariamente considerati una milizia armata degli Albigesi, si trasformarono rapidamente in un ordine religioso e militare di grande potenza durante le Crociate. Fondato nel 1118 da Ugone dei Payens o dei Pagani e Goffredo di Saint-Omer, questo ordine aveva lo scopo di difendere il Sepolcro di Cristo. Inizialmente, erano solo nove e molto poveri, tanto da condividere un solo cavallo, come indicato dal loro sigillo raffigurante un palafreno montato da due Cavalieri con la leggenda "Sigillum militis Christi".
I Templari vivevano una vita mista da frati e guerrieri, facendo voto di povertà e castità all'entrata nell'Ordine. Giuravano di dedicare parola, armi, forza e vita alla difesa dei misteri della Fede e dell'Unità di Dio, obbedendo completamente al Gran Maestro. Combattevano apertamente, partecipavano a battaglie senza indietreggiare di fronte a tre nemici, e il loro stendardo bianco e nero recitava: "non nobis, Domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam".
 

Divisero la società in tre gradi: Laici, Scudieri e Cavalieri, con l'aggiunta successiva di una quarta classe, i Sacerdoti. Solo i Cavalieri potevano indossare mantelli bianchi con la croce latina rossa e portare un anello crociato. Con il tempo, i Templari divennero i più ricchi proprietari d'Europa, possedendo migliaia di proprietà e influenze in molti stati.
Tuttavia, con l'aumentare delle ricchezze, i Templari persero progressivamente l'ardore della fede e l'entusiasmo per la difesa del Sepolcro di Cristo. Desideravano il ritorno in Europa e nel 1291 si ritirarono dalla Terra Santa a Cipro, sperando di farne il loro dominio esclusivo. In seguito, trasferirono la sede e i tesori a Parigi, possedendo un intero quartiere chiamato il "Tempio".
I Templari avevano banche, prestavano denaro ai re e potevano radunare un esercito in qualsiasi parte. Con il tempo, divennero così potenti che persino il Papa e i principi li proteggevano. Tuttavia, la loro ricchezza attirò l'avidità di Papa e Re. Le accuse contro di loro aumentarono, incluso il presunto desiderio di creare un dominio universale in Europa.

Nel 1307, Filippo il Bello fece arrestare i Templari e iniziò un processo ingiusto e crudele contro di loro. Il Papa Clemente V, inizialmente contrario all'azione del Re, alla fine si unì a lui nel condannare gli Ordini. Nel 1312, durante un Concilio Ecumenico a Vienna, il Papa annunciò l'abolizione dell'Ordine dei Templari. Molti di loro morirono in prigione o sul rogo, incluso il Gran Maestro Giacomo Molay.
La fine dei Templari segnò la fine di un'era, con la cavalleria e le crociate che giunsero al termine. Il loro destino influenzò molte organizzazioni successive, e la memoria dei Templari è ancora viva in molti riti e gradi massonici, come nel XXX grado di Cavaliere Eletto Kadosch, che si ispira al loro spirito di ribellione contro ogni forma di tirannia politica e religiosa.

(1) Ugone dei Payens o dei Pagani e Goffredo di Saint-Omer sono stati due cavalieri medievali, e sono tra i fondatori dell'ordine dei Cavalieri templari.
(2) Il Cavaliere Kadosh è uno dei livelli massonici più alti. Si colloca al trentesimo grado su trentatré totali nel Rito Scozzese Antico ed Accettato
(3) Bernard de Fontaine, in latino: Bernardus Claravallensis, italianizzato in Bernardo di Chiaravalle (Fontaine-lès-Dijon, 1090 – Ville-sous-la-Ferté, 20 agosto 1153), è stato un monaco cristiano, abate e teologo francese dell'ordine cistercense, fondatore della celebre abbazia di Clairvaux, di cui fu abate, e di altri monasteri.
(4) Filippo IV di Francia (Fontainebleau, 1268 – Fontainebleau, 29 novembre 1314) detto il Bello, in francese Philippe le Bel, fu re di Francia dal 1285 alla sua morte.
(5) Noffi Dei, giudice fiorentino, s'era adoperato moltissimo nel convincere i Templari dei delitti, ch'egli diceva averne conosciuti quando apparteneva all'Ordine loro; poi servì il re in altri processi contro streghe, untori, maliardi. In Lombardia e Toscana i Templari furono condannati; assolti a Ravenna, a Bologna, in Castiglia; Carlo II di Napoli fece mandare a morte i provenzali, attribuendone le terre agli Spedalieri.
(6) Jacques de Molay (Molay, 1243 – Parigi, 18 marzo 1314) fu l'ultimo Gran maestro dell'Ordine templare.
(7) Guglielmo Imbert, teologo e giurista, consigliere e confessore del re.

Il sigillo dei cavalieri: 
i due cavalieri che condividono la cavalcatura sono stati interpretati come simbolo di povertà o della dualità del monaco/soldato
Il rogo sul quale arsero vivi l'ultimo Maestro Jacques de Molay e Geoffrey de Charnay, acceso su di un'isoletta sulla Senna a Parigi, davanti alla Cattedrale di Notre-Dame, il 18 marzo 1314 (manoscritto della fine del XIV secolo).
Templari in un manoscritto del 1215
Filippo IV assiste al rogo dei Templari, manoscritto del XV secolo.
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