Firenze in tasca, ovvero una gita di piacere... nel 1867
Avvertenze e consigli e Indicazioni utilissime
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Arrivo. — È sempre un felice momento, specialmente dopo un lungo viaggio di sentir mormorare a noi vicino: — Fra pochi minuti saremo al termine del viaggio!... Ecco la stazione!....oh! eccoci arrivati. — I viaggiatori più assuefatti han già riparato al disordine delle loro vesti, preparati i biglietti e guardato accuratamente se nulla fu dimenticato dei piccoli oggetti che purtroppo uno è obbligato a portar seco in vagone. Compite queste prime cure, e sceso a terra, uscite dalla stazione ed andate ad attendere che si apra l'uffizio ove si restituiscono i bagagli; offrite il vostro scontrino ed osservate se avete il numero di tutti i bauli, onde reclamare al bisogno prontamente. — Siete solo o avete poco bagaglio? Prendete una vettura e fatevi accompagnare all'albergo che preventivamente avete scelto.
Avete famiglia e molti bauli? Allora ricuperati che li avrete, consegnateli al Capo dei facchini, vestiti con blouse turchina e con una placca di metallo, ove è inciso
un numero, sul braccio sinistro, fissando anticipatamente il prezzo di trasporto, che non oltrepassa i cent. 30 per collo. Sta in voi economizzare in questo contratto. Accompagnate pure se volete il facchino, quantunque se gli direte il nome dell'albergo ove intendete di andare, potete esser certo che il vostro equipaggio sarà portato all'indirizzo che gli avrete dato. Il numero che lo distingue vi serve di garanzia. Eccovi la tariffa delle vetture.
Dalla Stazione a domicilio. . . . » L. — 80
Bauli e casse . . . . . . . . . . . . . » L. — 50
Valigie e sacche grandi . . . . . » L. — 25
Gli alberghi principali hanno un Omnibus, che si trova ad ogni arrivo del vapore; e comodissima cosa e risparmia qualche disturbo, poiché carica sull' imperiale tutti i vostri bagagli. — Non vi dimenticate che prima di uscire dalla Stazione dovete subire la visita daziaria*, per cui se avete qualche cosa che possa esser soggetto a dazio, dichiaratelo onde sfuggire alla persecuzione delle guardie, che non è la minore delle tante piaghe che tormentano il viaggiatore.
*Queste piccole vessazioni, queste noie cui è soggetto il viaggiatore, si spero che col tempo scompariranno, come sono state abolite in tutti i paesi bene ordinati.
La Villa del Poggio Imperiale a Firenze, un tempo posseduta dai Baroncelli, Salviati e Medici, è stata abbellita da vari granduchi toscani.
Scoperto tra l'VIII e l'IX secolo, un antico enigma simboleggia l'atto dello scrivere, unendo storia, cultura e l'evoluzione della lingua italiana.
L'alluvione di Firenze del 1864 fu l'ultimo straripamento dell'Arno che colpì il capoluogo toscano ed i suoi dintorni prima della più celebre del 4 novembre 1966.
Bruno, giovane fiorentino del dopoguerra, lotta tra ragione e sentimenti, cercando di trovare un equilibrio tra sogni e realtà.