Tabernacolo delle Cinque Lampade

Il Tabernacolo delle Cinque Lanterne è un'edicola sacra situata all'incrocio tra via Ricasoli e via de' Pucci a Firenze. Sotto un arco sporgente, sono presenti due affreschi di epoche diverse: uno, più grande, risalente al Trecento e attribuito forse a Lippo di Benivieni, e l'altro, un’opera quattrocentesca di Cosimo Rosselli (1) che raffigura la Madonna col Bambino. Queste immagini sacre furono incorniciate nell'attuale edicola durante l'Ottocento, e vi furono poste cinque lampade votive in ferro battuto, ancora visibili oggi. L'affresco è protetto da un arco a tutto sesto, sostenuto da due mensole decorative, che racchiude uno dei tabernacoli più noti della città, chiamato popolarmente “tabernacolo delle Cinque Lampade”. 

Sotto il davanzale, una lastra di marmo con una fessura era usata per raccogliere le offerte necessarie a mantenere accese le cinque lampade. La lastra, inserita in una cassettina di marmo giallo a forma di urna, è sormontata da una piccola croce della stessa pietra e termina in basso con una base marmorea, oggi questo piccolo oggetto di devozione è vandalizzato come ben si vede nella foto scattata il 19 agosto del 2024 e così rimarrà.
Sulla destra e sopra a sinistra del Tabernacolo delle Cinque Lanterne a Firenze, due targhe commemorative indicano che il restauro è stato reso possibile grazie al contributo della famiglia Gamberini, in memoria di Italo Gamberini. Il signor Gamberini, nato nel 1907 e scomparso nel 1990, è stato un rinomato architetto fiorentino. Tra le sue opere più importanti nella città di Firenze, realizzate spesso in collaborazione con altri progettisti, si annoverano la sede Rai in Largo De Gasperi, l'Archivio di Stato in Piazza Beccaria, il Ponte alla Vittoria e l'Hotel Brunelleschi in via Santa Elisabetta.

Questo angolo di Firenze è noto anche per un tragico evento: l'omicidio del letterato Tommaso Bonaventura, avvenuto nel Settecento. Secondo Bargellini, il delitto fu compiuto dal Bargello (capo della polizia) su ordine del granduca Gian Gastone de' Medici, anche se se oggi alcuni storici ne dubitano. Il Bonaventura, descritto come "povero ma onestissimo", avrebbe provocato l'ira del granduca per aver denunciato alla corte di Vienna le dissolutezze e inettitudini della corte medicea a Palazzo Pitti.




1) Cosimo Rosselli, nato a Firenze nel 1439, fu allievo di celebri artisti dell'epoca e lavorò anche nella Cappella Sistina. Negli ultimi anni della sua vita, influenzato da Girolamo Savonarola, il suo stile divenne più severo e devozionale, con tratti incisivi e colori forti. Morì nel 1507 e fu sepolto nella Santissima Annunziata a Firenze.

Bibliografia.
Ecco una breve bibliografia relativa al Tabernacolo delle Cinque Lanterne e all'omicidio di Tommaso Bonaventura:
1. Guido Carocci, Le strade di Firenze, Tipografia Cooperativa, Firenze, 1897.  
Questo libro offre un'analisi approfondita delle vie e dei monumenti storici di Firenze, incluso il Tabernacolo delle Cinque Lanterne.
2. Christopher Hibbert, Florence: The Biography of a City, Penguin Books, Londra, 1993. 
Un'opera che descrive la storia della città di Firenze, con riferimenti ai luoghi e agli eventi significativi, tra cui l'omicidio di Tommaso Bonaventura.
3. Marcello Vannucci, Firenze scomparsa, Newton Compton Editori, Roma, 1986. 
Una raccolta di storie legate ai monumenti e alle vicende storiche di Firenze, che include riferimenti al Tabernacolo delle Cinque Lanterne.
4. Archivio Storico del Bargello.
Documentazione storica riguardante la giustizia e gli eventi di cronaca nera a Firenze, disponibile per la consultazione presso l'Archivio di Stato di Firenze.

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