Porta e Baluardo della Giustizia.
Quasi a contatto della porla che introduce nella descritta fabbrica della Zecca Vecchia vedesi un gran portone rimurato ed interralo per più della metà della sua altezza, ii quale secondo Gio. Villani (1), denominavasi Porla Reale, ed anche di San Francesco, ed aveva una torre soprapposta di braccia 68 di altezza. La prima denominazione, secondo l'autore della Firenze antica e moderna (2), dovette essergli data in ossequio del Re Roberto di Napoli, al quale i Fiorentini avevano, all'epoca della sua costruzione, temporariamente conceduta la signoria della città; e la seconda per essere situata dietro ed in prossimità del convento di Santa Croce dell'ordine di San Francesco. — Il nome poi che ritiene presentemente lo derivò, secondo il Varchi (3), perchè da essa sortivano i condannati all'ultimo supplizio per andare a subire la loro pena in un contiguo pratello. — L'epoca nella quale fu rimurata non saprei esattamente stabilirla, ma mi penso che sia quella medesima nella quale Alessandro de' Medici primo duca di Firenze fece costruire al di fuori di essa, l'anno 1532 (4), quel forte baluardo, che tuttora si vede, sotto pretesto di riporvi le armi che aveva fatto togliere ai cittadini, ma in verità per avere un luogo di ritirata e sicurezza nel caso che il popolo tentasse di spezzare il freno della servitù che gli si era recentemente imposto. — E quanto all' interramento sopraccennato, che continua lungo le mura fin oltre la Porta a Pinti, noterò ora per sempre che fu eseguito per consiglio di Bartolommeo Ammannati, non tanto per accrescere stabilità alle mura, quanto per economizzare nella spesa che doveva farsi per trasportare la melletta depositata nelle pubbliche piazze e strade delia città pel traripamento del fiume Arno avvenuto nel 1557 (5).
Tratto da Federigo Fantozzi, Nuova Guida, Firenze,Per Giuseppe e Fratelli Ducci, 1857
(1) Libro IX , Cap. CCLVI.
(2) Tomo I , pag. 277.
(3) Istoria Fiorentina, Lib. IX, pag. 250.
(4) Segni , Storia Fiorentina , Lib. VI.
(5) Baldinucci, Vita dell'Ammarinati, T. VI, pag. 24.
la modernizzazione ha sacrificato molti monumenti storici, trasformando il cuore di Firenze in un'area troppo simile alle moderne città d'Italia.
Il 1887 è stato un anno importante perché è l'anno della facciata del Duomo di Firenze.
Le coppie innamorate ciarlano, ridono, saltano, si fuggono, si ritrovano e spariscono nel folto dei boschetti.
Il Patrimonio Nascosto: Le Storie dimenticate di Piazza "delle Travi.