Monumento all'Indiano ieri e oggi
Parco delle Cascine
Il monumento venne progettato dal Capitano Charles Mant (1) mentre il busto fu eseguito dallo scultore inglese Charles Francis Fuller (2) nel 1874. Ha la forma di un baldacchino sorretto da quattro colonnine sotto il quale trova posto il busto scolpito del defunto principe indiano Rajaram Chuttraputti di Kolhapur, morto a Firenze nel 1870 forse per una infezione polmonare.
Il corpo del principe, come prevede il rito Indù, fu cremato alla confluenza di due fiumi (a Firenze abbiamo l'Arno e il Mugnone) da dove furono sparse le sue ceneri.
Sulla base che sorregge la scultura è incisa in ben quattro lingue (italiano, inglese, hindi e punjabj) una iscrizione anche se poco leggibile.
(1) Charles Mant, Major (1840 - 1881), ingegnere britannico, autore in India di edifici in stile indo-saraceno.
(2) Charles Francis Fuller (1830 - Firenze 1875), scultore.
Restauro completato
Un tempo era un luogo dove trascorrere la domenica e, non solo i fiorentini, venivano a farsi le foto ricordo.
Uno delle prime iniziative volte alla raccolta fondi da destinarsi al restauro del monumento fu condotta da La Nazione e dalla Commissione comunale Qualità Urbana nel lontano 2008 .
Sulla Gazzetta Ufficiale del 15 aprile 2016 possiamo leggere al punto 4: "Parco delle Cascine - restauro del monumento all'Indiano. Importo dei lavori: € 195.000,00. Tempi di realizzazione: 180 giorni". Perché queste iniziative non sono state portate a compimento?
Qualcosa, però è stato fatto: una bella realizzazione di un percorso per le persone diversamente abili intorno alla terrazza che circonda il monumento all’Indiano, ma purtroppo tale percorso non consente di osservare da vicino il monumento. Peccato.
Il Parco non rientra, per fortuna a mio parere, negli itinerari battuti dal turismo mordi e fuggi che affligge la nostra città; forse è per questo che il monumento all'Indiano viene trascurato? Confido, anzi spero, che l'Amministrazione Comunale possa fare qualcosa per evitare che i danni su cui oggi si potrebbe intervenire diventino irreparabili. (guardare le foto).
Naturalmente Conosci Firenze sarà più che felice di lodare l'Amministrazione Comunale nel caso in cui iniziassero i lavori di restauro. Criticare è un dovere del cittadino ma è anche suo dovere ringraziare se viene fatto qualcosa di buono. Noi speriamo di poterlo fare presto, ma chi ci crede oramai.
Foto del 1 settembre 2019
Recinzione montata il 28 agosto 2019.
I lavori di restauro abbiano inizio... speriamo. Aspettiamo pazientemente.
L'antico Osservatore fiorentino ci parla del Ponte Vecchio.
Piazza della Santissima Annunziata: «Prototipo della misura urbana rinascimentale». (Bruno Zevi, Architettura in nuce, Venezia 1960, p. 68.)
È detta anche Loggia dei Priori oppure Loggia dell'Orcagna, per via di una errata attribuzione ad Andrea di Cione soprannominato Orcagna.
Si tratta forse del miglior esempio di realizzazione del sogno romantico di medioevo della nutrita colonia inglese che nell'Ottocento