Piazza della SS. Annunziata.
— É di figura rettangolare; occupa una superfìcie di br. 13,447; vi introducono le vie della Sapienza (oggi via Cesari Battisti), de' Servi, degli Spadai, del Rosaio e di S. Sebastiano; e può dirsi che sia delle più vaghe ed ornate della città, perchè sul lato di mezzo-giorno ha la magnifica fabbrica dello Spedale degl'Innocenti; su quello di tramontana l'insigne Basilica dalla quale prende nome; su quello di ponente un edifizio che fu fallo edificare da' Servi di Maria all'Architetto A. da S. Gallo (799), con facciata simile a quella dello Spedale anzidetto che gli è di faccia; sul lato di mezzo-giorno il grazioso palazzo Riccardi; e finalmente perchè la sua area è decorata di due bellissime Fontane di marmo e bronzo, di Pietro Tacca (800), e della statua equestre del G. Duca Ferdinando I eseguita da G. Bologna negli ultimi quattro anni della sua vita, con la fusione — De' metalli rapili al fiero Trace — conforme sta scritto nella cigna che fascia il corpo del cavallo. Questo verso, parto della mente dell'erudito G. Villifranchi, vi fu inciso per tramandare ai posteri la memoria delle vittorie riportale dai Cavalieri di S. Stefano su i pirati che infestavano il Mediterraneo.
— La base fu posteriormente fatta adornare dal G. D. Ferdinando II con una iscrizione, e con l'impresa delle Api portante il motto: — Majestate tantum — per significare la natural clemenza dell'Avo.
— La statua ed il cavallo furono situati al posto nel Dicembre 1608 (4 mesi dopo la morie di Giovan Bologna); costò L. 49,926. 13. 4 , ma non riuscì di quella perfezione e bellezza delle altre opere di quell'insigne scultore, forse per cagione dell'avanzatissima età di oltre 80 anni, nella quale la condusse (801).
(799) Vasari , pag. 497.
(800) Furono fatte per il Porto di Livorno , ma forse perchè riuscirono sommamente belle si collocarono in questo luogo l'anno 1643. — Baldinucci , T. XII , p. 162. — Firenze Ant. e Mod. T. II, pag. 291.
(801) Baldinucci, t. VII , p. 17.
Federico Fantozzi, Nuova guida ovvero descrizione storico artistico critica della città e contorni di Firenze, Firenze, Giuseppe e fratelli Ducci, 1842.​
È detta anche Loggia dei Priori oppure Loggia dell'Orcagna, per via di una errata attribuzione ad Andrea di Cione soprannominato Orcagna.
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