Il Comune scomparso di "Pellegrino"
Il Comune di "Pellegrino" si contraddistingueva per l'assenza di un vero capoluogo ed attingeva il suo nome dall'illustre Ospedale del Pellegrino di Porta San Gallo, situato nelle vicinanze. L'ufficio comunale trovava la sua sede lungo la via Bolognese, nell'attuale zona del Ponte Rosso. (Oggi, via del Pellegrino si trova tra via Faentina e via Bolognese a Firenze, a testimonianza della presenza del vecchio comune). Quest'area si estendeva per circa 21,5 km², abbracciando una porzione di terra che si estendeva dal fiume Arno fino alla valle del Terzolle, comprendendo il celebre Parco delle Cascine e le località di Careggi, Montughi, Novoli, Il Pino, Polverosa, Rifredi, Serpiolle e Trespiano.
All'epoca della sua soppressione, il comune contava poco meno di 10.000 abitanti e il suo stemma, chiaramente ispirato al suo nome, raffigurava un pellegrino con un bastone. I suoi confini erano adiacenti ai comuni di Firenze, Brozzi, Sesto Fiorentino e Fiesole.
Luogo religioso e storico di Firenze, fu sede di monaci benedettini, poi di Olivetani, e divenne una fortezza nel 1527 costruita da Michelangelo.
Nel periodo fascista, Firenze subì cambiamenti urbani e architettonici, mescolando modernità e tradizione, influenzando l'aspetto della città.
Il Parco, ufficialmente noto come Tenuta delle Cascine dell'Isola, prende il nome dalla sua antica vaccheria, esistente fin dal 1580.
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