La strada si estende da Borgo Tegolaio a via del Leone e lungo il suo percorso si interseca con via delle Caldaie e via de' Serragli, passando anche per il canto di Sitorno. Il nome della strada deriva dalla chiesa annessa all'ospizio di San Salvatore dei Poveri Mendicanti di Camaldoli, che sostituì un antico monastero nel 1621. Questo monastero dava il nome anche all'ultimo tratto della strada, che corrisponde oggi al lato nord di Piazza Torquato Tasso. Nel tempo, i vari segmenti della strada hanno avuto diverse denominazioni. Da Borgo Tegolaio a via delle Caldaie era conosciuta come via Sitornino; da via delle Caldaie a via de' Serragli, come via di Sitorno (un termine popolare derivato da Saturno). Il tratto da via de' Serragli a Piazza Tasso fu chiamato via degli Allori e, a volte, via di San Salvatore o via dell'Annunziatina, in riferimento al monastero dell'Annunziatina, che sorgeva lì.
La pianta di Firenze di Ferdinando Ruggieri del 1731 conferma questi nomi, che riflettono l'importanza degli istituti religiosi nella zona.
Infine, nel 1930, con la creazione di Piazza Torquato Tasso, è stato demolito il tratto finale originale della strada, come si vede nell'immagine, che manteneva un carattere residenziale popolare, con molti edifici ancora segnati da pietrini che indicano proprietà di istituti religiosi.
Questa angusta strada trae il suo nome dalla famiglia ghibellina che ebbe nei dintorni diverse proprietà.
Piano Poggi 1865: Trasformazione Firenze in una capitale con viali, igiene urbana e attenzione al verde, e tutto cambiò.
Nomi e luoghi storici lungo questa strada fiorentina: Abertinelli, Via Buia, Via dell'Oriuolo, Porta del Giardino dei Pazzi, Coltellini, Renuccini.
È un luogo storico legato a una famiglia influente fiorentina e a un'importante mediazione di pace, poi fallita.