Chiesa di San Giorgio a Montemerano
frazione di Manciano (GR)
Montemerano, come tanti altri antichi comuni medievali, conserva le testimonianze del suo passato, raccontando di un'epoca ricca di storia. Tra le opere che ci svelano questa storia, troviamo la chiesa arcipretale di San Giorgio.
Questa piccola chiesa, modesta all'esterno con la sua pietra dorata segnata dal tempo, ha una storia affascinante. È una chiesa semplice, bassa, che non ha mai potuto completare il suo campanile, ma che è orgogliosa della sua antichità. Una lapide accanto alla porta, con un gotico un po' difficile da decifrare, ci racconta che nel 1430 fu consacrata da monsignor Antonio Fede, vescovo di Sovana.
All'interno, la chiesa è intonacata di calce e, se guardiamo sotto la superficie, possiamo ancora scoprire la bellezza degli affreschi che erano una volta presenti su tutte le pareti. Questi affreschi erano amati dai fedeli che si inginocchiavano sotto gli archi e le travi del tetto, molte generazioni fa, e apprezzavano la loro bellezza.
Oggi, alcuni di questi affreschi sono visibili sotto l'intonaco. Ad esempio, nel braccio sinistro della croce, possiamo vedere San Antonio e Santa Lucia. Poco più lontano, troviamo l'arcangelo Raffaele che accompagna Tobia. Ci sono anche iscrizioni che ci dicono quando sono stati realizzati questi lavori, anche se il nome dell'artista è rimasto sconosciuto.
Nel presbiterio, dietro l'altare principale, ci sono tracce di affreschi ovunque, anche se una parete è ancora nascosta sotto lo scialbo. Possiamo vedere una Madonna in trono e l'Adorazione dei pastori su una parete, e sull'altra parete, meglio conservata, c'è l'Adorazione dei Magi e una Madonna col Bambino. Sulla volta, ci dovrebbero essere i quattro Evangelisti.
Questi affreschi non sono necessariamente opere d'arte di grande importanza per la storia dell'arte, ma sono interessanti perché ci mostrano quanto fosse diffuso il gusto per il bello e l'amore per l'arte in quel periodo. Ci indicano anche l'esistenza di artisti locali che portavano avanti l'arte nei piccoli centri.
L'artista che ha realizzato questi affreschi a Montemerano sembra essere un modesto maestro, che ha subito l'influenza del Rinascimento. Le sue opere mostrano una certa ingenuità, ma anche una capacità di adattamento a stili diversi. Alcune opere sembrano richiamare lo stile di Siena e Firenze, mentre altre mostrano uno studio più diretto della realtà, come l'Aratura della terra.
È probabile che lo stesso artista abbia lavorato anche a Sovana nella chiesa di S. Maria, poiché lo stile e le iscrizioni suggeriscono una connessione tra le due opere.
Continuando ad esplorare la chiesa di San Giorgio, troviamo una tavola che rappresenta l'Assunta, sebbene sia stata danneggiata e alterata nel corso del tempo. La tavola mostra la Vergine circondata da angeli che suonano, mentre sale al cielo dove il Redentore la attende. Nonostante i danni, questa opera riesce ancora a emozionare chi la contempla, soprattutto grazie alla figura del Cristo, che è nobile e piena di maestà (Fig. 1)
Un'altra opera di notevole importanza nella chiesa è il polittico di Sano di Pietro, che è stato purtroppo danneggiato durante il trasferimento. Questo polittico è composto da cinque scompartimenti, con la Vergine, San Giorgio, San Pietro, San Lorenzo e Sant'Antonio da Padova. È una preziosa opera a tempera su tavola, con una cornice gotica decorata.
Inoltre, la chiesa di San Giorgio ospita altre opere d'arte, come un tabernacolo di legno scolpito e dorato, che è un esempio di eleganza.
Tutte queste opere d'arte, che spesso ritraggono l'Assunta, potrebbero provenire dall'antica chiesa di Montemerano, dedicata a Maria Assunta. Questa chiesa è stata trasformata in teatro, ma il suo campanile è rimasto, e San Giorgio è il suo patrono quando non ha un campanile proprio.
In questo luogo, la storia e l'arte si fondono, e queste opere ci raccontano una parte importante del passato di Montemerano.
La Madonna della Gattaiola è un dipinto risalente alla metà del XV secolo, conservato all'interno della chiesa di San Giorgio a Montemerano, una frazione del comune di Manciano, in provincia di Grosseto. Quest'opera è attribuita a un artista locale anonimo, spesso identificato come il Maestro di Montemerano.
Questo dipinto, realizzato in uno stile tardo gotico con influenze superficiali del Rinascimento, è noto per il particolare foro circolare nella parte inferiore destra, che in passato permetteva ai gatti di passare attraverso una porta posta al di sotto della raffigurazione. Questo è il motivo per cui è chiamato "Madonna della Gattaiola". Inoltre, l'opera ha subito una modifica successiva, che ha trasformato la sua forma originale cuspidata in un rettangolo, come evidenziato da un inserto nella parte superiore.
Nella pittura, la Madonna, madre di Gesù, è rappresentata con il collo leggermente piegato in avanti e verso destra. La sua mano destra è posata sul petto sinistro, in un gesto di devozione, mentre tiene un libro sacro nella mano sinistra. La tavola presenta uno sfondo dominato da un colore rosso molto acceso, in contrasto con gli abiti più scuri indossati da Maria. È interessante notare che al di sopra dell'aureola della Vergine sono presenti chiari segni che dimostrano la funzione originaria di porta che aveva questa tavola lignea.
Un salvadanaio con 2004 monete d'argento repubblicane fu nascosto circa nel 70 a.C. e mai recuperato dal proprietario.
L'affresco scoperto nel 1999 raffigura un albero con simboli di fertilità, generando diverse interpretazioni e discussioni tra studiosi.
La chiesa di San Giorgio è un edificio religioso situato a Montemerano, frazione del comune di Manciano, nella provincia di Grosseto.
Uno scheletro adulto, basso e con segni di traumi e infezioni dentali, fu trovato nella cisterna.