Visitando il giardino di Villa Palmieri, ci si immerge in un'atmosfera che evoca un paradiso terrestre, proprio come descritto da Giovanni Boccaccio nel Decameron.
Il veder questo giardino, il suo bello ordine, le piante e la fontana co' ruscelletti procedenti da quella, tanto piacque a ciascuna donna e a' tre giovani che tutti cominciarono ad affermare che, se Paradiso si potesse in terra fare, non sapevano conoscere che altra forma che quella di quel giardino gli si potesse dare.
(Giovanni Boccaccio, Decameron, introduzione alla Terza Giornata)
Il suo ordine impeccabile, le piante meticolosamente curate e la fontana con ruscelli, hanno ispirato giovani e donne dell'epoca a paragonarlo al paradiso stesso. Villa Palmieri, situata sulla storica via Giovanni Boccaccio a Firenze, vanta una storia che risale al XIV secolo, originariamente posseduta dalla famiglia Fini fino al 1454, quando fu acquistata da Matteo di Marco Palmieri, che diede il nome alla tenuta.
Nel 1697, Palmiero Palmieri intraprese un significativo restauro che aggiunse elementi architettonici come una terrazza rivolta a sud, un loggiato a cinque arcate e scalinate eleganti che portano al giardino dei limoni. Diverse epoche hanno visto la villa cambiare proprietari e stili, con perdite significative di decorazioni barocche in un restauro controverso del dopoguerra. Tuttavia, il giardino dei limoni è uno degli elementi più antichi che persistono, famoso per il suo disegno geometrico e le piante di agrumi posizionate simmetricamente attorno alla fontana centrale.
Villa Palmieri non è solo un gioiello storico, ma anche un luogo che ha ispirato storie e ospitato illustri visitatori come la Regina Vittoria. Sebbene il tempo e i numerosi cambi di proprietà abbiano modellato il suo aspetto, Villa Palmieri rimane un testimone prezioso del passato, incarnando la bellezza e la storia che solo una villa fiorentina può offrire.
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