L'Ulivo della Strega

L'Ulivo della Strega
 

Nel cuore di Magliano in Toscana, vicino alla chiesa della Santissima Annunziata, si trova un ulivo millenario, ancora rigoglioso e produttivo, che è l’orgoglio della comunità locale. Questo albero antico porta con sé una storia ricca e complessa, che risale ai tempi del paganesimo, quando era considerato sacro e adornato con offerte votive. Con il passare del tempo e il cambiamento delle credenze, l’ulivo ha visto la sua importanza spirituale diminuire, ma non ha mai cessato di essere un simbolo significativo per la comunità.
Durante l’epoca cristiana, l’albero fu costretto a produrre baccelli per convertire un giocatore disperato e bestemmiatore, allontanando così il vecchio dio capripede. Nonostante le difficoltà, l’ulivo ha continuato a prosperare, testimone silenzioso dei cambiamenti storici e culturali della città.

Sotto il regno di Elisa Baciocchi, l’ulivo ha visto un rinnovato interesse. Tuttavia, le nuove generazioni hanno dimenticato la sua sacralità e hanno iniziato a raccontare leggende spaventose su incontri diabolici sotto i suoi rami contorti, chiamandolo l’ulivo della strega.

Nonostante tutto, l’ulivo continua a svolgere il suo ruolo nella comunità, producendo frutti ogni stagione e rimanendo un simbolo di resistenza e longevità. La sua esistenza millenaria gli ha insegnato la pazienza e la saggezza, permettendogli di osservare con serenità i continui cambiamenti degli uomini dalla vita breve.

Fig. 1
Madonna col Bambino tra San Giovanni Battista e Santa Caterina d'Alessandria (1478-1480)
Altri articoli
L'Arco dei Pizzicotti
L'Arco dei Pizzicotti

Nel 1823 l'edificio venne privato della porzione che inglobava la volta detta dei Pizzicotti.

Miniera di Caporciano
Miniera di Caporciano

La Miniera era attiva dal XV al XVII secolo e vide l’interesse dei Medici. Nonostante tentativi di riavvio, i risultati furono scarsi.

Ben venuto straniero
Ben venuto straniero

Tanti anni fa, era il 1998.

Festa degli Omaggi al tempo del Granduca
Festa degli Omaggi al tempo del Granduca

A Firenze, si svolgeva una cerimonia in onore di San Giovanni, con l’offerta di ceri e la venerazione delle sue reliquie.