Breve itinerario toscano

Questo itinerario ci guiderà alla scoperta delle meraviglie artistiche e paesaggistiche della Toscana, iniziando dalla suggestiva Maremma, la parte meno popolata e meno conosciuta della regione.

Qui, tra le affascinanti rovine di San Galgano, una delle più illustri abbazie cistercensi del '200, ci immergeremo nell'architettura gotica che si diffuse dalla Francia all'Italia, integrandosi con il preesistente stile romanico. Le rovine, con tetti crollati e finestre vuote, rivelano la monumentale struttura di San Galgano.
La nostra prossima tappa è Siena, la città del Palio, dove la tradizione della corsa di cavalli nella Piazza del Campo si è conservata dal lontano 200, testimoniando lo sviluppo urbano monumentale della città. Siena, costruita su tre colli con strade principali che seguono i contorni delle colline, si distingue per il suo caratteristico colore cotto. Il Duomo, con la sua facciata romanica nella parte inferiore e gotica nella parte superiore, rappresenta l'ambizione medievale dei senesi. All'interno, la vetrata circolare dell'abside, eseguita da Duccio di Buoninsegna, è il più antico esempio italiano di vetrata istoriata.
Il Duomo di Siena vanta il celebre Pulpito di Nicola Pisano, considerato uno dei capolavori della scultura gotica italiana. Nella navata sinistra, la Libreria Piccolomini, con affreschi di Pinturicchio, testimonia il Rinascimento e la fervente attività culturale dell'epoca di Papa Pio II. A nord di Siena, a Monteriggioni, le mura ricordano le guerre tra Firenze e Siena, delineando la storia di confini e difese attraverso la Toscana centrale. San Gimignano, posta sulla Val d'Elsa, riflette l'urbanistica medievale, con la Collegiata o Duomo che testimonia l'ampliamento rinascimentale e le torri patrizie che simboleggiano l'orgoglio cittadino.
A sud di Siena, i vigneti del Brunello di Montalcino e le colline del Chianti a nord conducono a Firenze, la capitale mondiale dell'arte. 
Le torri patrizie, simbolo di orgoglio cittadino nel Trecento, erano ben 72, ma oggi ne rimangono solo 15. Nonostante l'influenza fiorentina, San Gimignano ha mantenuto le sue tradizioni, ancorata a Siena e al suo leggendario periodo d'oro. Il nome di San Gimignano evoca ancora oggi lo splendore e i colori della terra di Siena. A sud di Siena si estendono i vigneti del Brunello di Montalcino, mentre a nord, sulla strada per Firenze, si incontrano le colline del Chianti, coperte di vigne celebri. Attraversare queste colline, tanto amate dagli intellettuali inglesi e americani, si giunge a Firenze, la capitale mondiale dell'arte. Il Ponte Vecchio e la cupola di Santa Maria del Fiore, progettata da Brunelleschi, rappresentano l'apice dell'arte e della tecnica fiorentina nel 400.  La novità della doppia volta, l'altezza del tamburo e la costruzione senza impalcature conferiscono un carattere unico alla cupola. Il campanile di Giotto, costruito in stile gotico cent'anni prima, testimonia la continuità dello spirito di ricerca fiorentino. L'eleganza delle decorazioni e l'uso di marmi bianchi, rosa e verdi accomunano duomo, campanile e battistero sulla stessa piazza.

La continuità dello spirito di ricerca è evidente anche nel campanile di Giotto, mentre le decorazioni eleganti uniscono duomo, campanile e battistero sulla stessa piazza. L’Arno, che separa Firenze dalle colline, è attraversato da una schiera di ponti, come il Ponte Vecchio con le botteghe degli orafi, un'icona del Medioevo fiorentino. Il ponte a Santa Trinita, distrutto nel 1944 e ricostruito, è un capolavoro di semplicità.
La ricostruzione successiva alla seconda guerra mondiale e l'ampia opera di restauro dopo l'alluvione del 1966 hanno contribuito a preservare una tradizione artigianale di alto livello a Firenze. I restauratori fiorentini godono di una fama indiscussa. Due istituzioni di prestigio dedite al restauro delle opere d'arte hanno sede a Firenze: l’Opificio delle Pietre Dure, con spettacolari opere a mosaico nel suo museo annesso, e l’Istituto del Restauro, ospitato nella Fortezza da Basso. La ricchezza artistica di Firenze ha creato la leggenda della sindrome di Stendhal, un malore improvviso che può colpire i visitatori di fronte a dosi massicce di bellezza.
Abbandonato l’Arno a Firenze, lo ritroviamo a Pisa, un centinaio di chilometri più a valle. Lo splendore di Pisa è legato al suo impero marinaro, costruito a partire dal decimo secolo, rendendo la città una delle massime potenze del Mediterraneo per tre secoli.

Questa ricchezza trova espressione in un gruppo straordinario di monumenti in stile romanico, fusi con motivi lombardi, orientali e tradizione classica: il campanile, il duomo e il battistero. Il campanile, noto come la torre pendente, è ornato di arcate cieche e loggette su colonnine, seguendo uno schema decorativo già applicato per il duomo. La costruzione del duomo iniziò nel 1064, prima dell’inizio delle crociate, indicando le ingenti risorse di Pisa dedicate all'autocelebrazione. L’interno, con cinque navate e colonne fitte, conferisce alla cattedrale l’aspetto di una foresta di pietra. Numerose opere d’arte hanno contribuito allo splendore della cattedrale nel corso dei secoli, con il celebre pulpito marmoreo di Giovanni Pisano come capolavoro della scultura gotica italiana. La piazza dei Cavalieri, nel centro storico, è dominata dal palazzo dei Cavalieri, sede della Scuola Normale Superiore, e dal palazzo dell’Orologio, eretto sui resti della torre della Fame, legata alla tragica storia del conte Ugolino e dei suoi figli.
Attraversiamo insieme le mura di Lucca, oggi celebrate come la pittoresca Via del Fosso, protette ancora oggi da un affascinante fossato. Un suggestivo viaggio nel tempo, dove la storia si fonde con l'architettura e la natura circostante.

Villa Bottini, tra le residenze aristocratiche urbane del Cinquecento e Seicento, è un gioiello che testimonia il prestigio dei proprietari terrieri dell'epoca, che abilmente combinavano sontuose ville in campagna con palazzi magnificenti in città. Un'esperienza unica nel cuore della Toscana che ci trasporterà indietro nel tempo.
Dirigiamoci lungo Via Fillungo, la strada elegante dei negozi di classe e delle passeggiate indimenticabili. Scintillanti pasticcerie e storici caffè che hanno visto passare Puccini, Pascoli, Ungaretti, trasformano questa strada in un luogo intriso di cultura e storia. Un'atmosfera unica, dove la vivacità si sposa con la bellezza antica, creando un'esperienza indimenticabile, lontana dal caos metropolitano.
Concludiamo il nostro itinerario ammirando la bellezza antica e perfettamente conservata di queste strade, animate ma mai chiassose. Qui, nel cuore della Toscana, il fascino della civiltà toscana si svela in tutta la sua limpidezza. Come affermò Leonardo da Vinci, la fusione del bello, dell'utile e del razionale permette alla vita di crescere più vigorosa che in qualsiasi altra parte del mondo. Un'esperienza che nutre l'anima e ci avvicina all'essenza della Toscana.
 

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