Gusto guasto è come vin da fiasco
Gli stomachi, gli umori, gli affetti guasti, per non confessare il puzzo che hanno dentro, lo accusano fuori.
Un Contadino dava il tabacco al Padrone, che avendone preso un poco, e accostato al naso poi lo gettò via dicendo: <> e il Contadino: << Lustrissimo, l'enno le dita.>> ​
Raccontano certe cronache che v'era in Milano un Bianchi, in Roma un Negri, in Napoli un Verdi che si pigliavano gli stessi impacci che questo Rosso del Vocabolario.
Il proverbio della trasformazione e dell'opportunità.
Sono i ragazzi che avvicinavano i detenuti che commissionavano qualche servizio dietro pagamento di una mancia.
L'origine della locuzione non è molto chiara, ma tutti la citano.