Le pecorelle smarrite

La Via Crucis delle "pecorelle smarrite"
di Giuseppe Conti
 

"Dopo le prediche, la funzione che richiamava maggior numero di persone, era la Via Crucis che i terziari dell'ordine di San Francesco nel giorno di Venerdì facevano alle croci, poste lungo la salita di San Miniato al Monte, e che è durata quasi oltre la metà di questo secolo. Quello, specialmente per le ragazze, era uno spasso straordinario; e c'era il dettato:
Tutte le belle al Monte,
E le brutte a piè del ponte.
Ma una delle consuetudini che dava luogo sempre a qualche scandaluccio, era una predica speciale che si faceva in Duomo, il lunedì di passione, unicamente per quelle tali donne che si dedicavano alla vita libera, a comodo e vantaggio del prossimo, sebbene spesso anche a danno.
Questa curiosa predica si faceva la mattina; ed in chiesa non c'entravano che donne mondane, le quali erano obbligate, sotto gravi pene, ad intervenirvi; come erano stabilite delle pene rigorosissime a chi s'arrischiasse di dar loro noia per la strada., mentre si recavano ad ascoltare la parola del Signore, per mezzo di un suo servo che la bandiva di lassù dal pergamo: e speriamo che abbia fatto far buona figura al principale!...
Nelle vicinanze di Santa Maria del Fiore si vedevano stipati in quel giorno e in quell'ora una folla di giovanotti scapestrati, che si ridevano del bando, e che cercavano coi lazzi e colle sguaiataggini, di far pericolare più che mai, se fosse stato possibile, quelle povere Maddalene, che non si pentivan mai stabilmente, e che figuravano una volta l'anno di far la pecorella smarrita, che torna all'ovile chiamata dalla voce del pastore. Ma il pastore che si trovava dinanzi tutta quella quantità di penitenti sveltocce, che lo guardavan sorridendo sotto i baffi e con certi occhi da fargli perder la bussola, durava una gran fatica a non uscir dall'argomento; e quando aveva fatto tanto di vincersi, allora tutti i fulmini dell'eloquenza, tutte le minaccie di perdizione dell'anima, eran scagliate a piene mani sullo strano e singolare uditorio, che lì per lì rimaneva un po' scosso; ma poi, uscito di là, faceva come i cani: scoteva le pastorali e le evangeliche busse, e se non tornava a far peggio di prima, meglio non faceva di certo!"

Le pecorelle smarrite di Giuseppe Conti
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