La chiesa di San Jacopo in Campo Corbolini è un affascinante luogo di culto cattolico, oggi è sconsacrato, situato nel cuore del centro storico di Firenze, precisamente in via Faenza.
Anticamente, il tratto di via Faenza conosciuto come Borgo di Campo Corbolini conduceva alla porta di Campo Corbolini, eretta con la cinta del 1172 e successivamente rinominata via della Stipa. La famiglia Corbolini, che dava il nome a questa zona, possedeva case nella piazzetta oggi chiamata piazza Madonna degli Aldobrandini.
In passato, il nome via Faenza si riferiva solo al tratto dopo via Nazionale, chiamato via di Porta a Faenza, poiché conduceva alla porta oltre la quale sorgeva il monastero delle "faentine". La chiesa fu fondata nel 1206 e apparteneva ai Cavalieri Templari dal 1256. Dopo la soppressione dell'ordine, la chiesa passò ai Cavalieri di San Giovanni (poi noti come Cavalieri di Rodi o di Malta). Il loro simbolo, una croce, è ancora visibile nei capitelli del portico. Questo portico a tre arcate, sostenuto da pilastri ottagonali con capitelli massicci, è stato chiuso da cancelli fin dall'antichità, motivo per cui la chiesa era nota anche come "San Iacopo dei Cancelli". Nel 1311 fu aggiunto un piccolo ospedale militare.
L'Ordine Gerosolimitano fu soppresso nel 1808 dalle disposizioni napoleoniche e il complesso fu successivamente acquistato dalla famiglia De Piro di Malta, che lo lasciò in stato di abbandono. La "Scuola Lorenzo de' Medici" si occupò poi del suo recupero. Il 3 maggio 2006, per l'ottavo centenario della fondazione, furono celebrati i restauri delle opere d'arte danneggiate durante l'alluvione del 1966. Attualmente, la chiesa è sconsacrata e viene utilizzata per eventi culturali dalla vicina scuola internazionale, Istituto Lorenzo de' Medici. Esternamente, la chiesa presenta un portico a tre campate con volte a crociera, che si apre con tre arcate a tutto sesto poggianti su quattro colonne ottagonali in pietra, con capitelli scolpiti con stemmi dei cavalieri. Il portale è affiancato da due finestre rettangolari con cornice marmorea.
All'interno, la chiesa mantiene la struttura architettonica trecentesca originale, con una navata unica di tre campate coperte da volte a crociera che terminano in un'abside quadrangolare, anch'essa coperta da volta a crociera. Le pareti sono decorate con iscrizioni commemorative e lastre tombali, tra cui quella del cavaliere Luigi Tornabuoni, scolpita con una vigorosa figura in bassorilievo da un artista fiesolano chiamato "il Cecilia" nel 1515. Nella controfacciata, sopra le finestre ai lati del portale, vi sono busti lignei di Santa Maria Maddalena (a sinistra) e San Giacomo Maggiore (a destra), ciascuno in una nicchia; sopra il portale, si trova un crocifisso ligneo scolpito. Nella seconda campata della navata, vi sono due altari laterali; sopra quello di sinistra, una pala rinascimentale raffigurante il Matrimonio mistico di Santa Caterina, attribuita al Maestro del Tondo Borghese o a Ridolfo del Ghirlandaio; sopra quello di destra, una nicchia affrescata. Sulla parete sinistra della terza campata si apre una cappella laterale con un altare sormontato da un quadro raffigurante la Decollazione di San Giovanni Battista. La parete fondale dell'abside è affrescata con due angeli e una finta architettura raffigurante un'ancona in marmi policromi, con al centro un crocifisso dipinto. Sulla porta a sinistra dell'altare, vi è una lunetta dipinta con la Madonna col Bambino, mentre la parte superiore della parete destra dell'abside è affrescata con San Giorgio e il drago.
L'Oratorio a Fucecchio custodisce un affresco di Filippino Lippi e celebra le antiche tradizioni fin dal 1473.
La chiesa custodisce la preziosa tavola con la Madonna col Bambino fra San Sebastiano e Santa Maria Maddalena, attribuita a Benvenuto di Giovanni.
Una delle più belle pievi romaniche, documentata prima del Mille, dalla facciata particolare e snella.
La ex chiesa di San Pancrazio si trova nell'omonima piazza a Firenze, incastonata su via della Spada, sul retro del Palazzo Rucellai.