San Francesco al Monte alle Croci
La bella Villanella
Tratto da Guido Carocci, I Contorni di Firenze, guida Storico - Artistica, Firenze, Editori Galletti - Cocci, 1875.
La chiesa di San Francesco al Monte ha una storia interessante. Originariamente, c'era una piccola chiesa dedicata a San Damiano su questa collina, nota come il Monte del Re, vicino a un palazzo che apparteneva alla potente famiglia Della Tosa. Un membro di questa famiglia, Luca di Jacopo, donò la chiesa, di cui era il patrono, insieme al terreno circostante, ai monaci francescani di Fiesole nel 1415. I frati costruirono un piccolo convento in quel luogo.
Col passare del tempo e con l'aumento del numero dei frati, la chiesa e il convento divennero troppo stretti. I frati si rivolsero a Cosimo de' Medici affinché finanziassero la ricostruzione, ma Cosimo e i suoi architetti ritenevano che la collina fosse troppo instabile per realizzare una struttura durevole e maestosa, quindi rinunciarono al progetto.
Tuttavia, un ricco cittadino di nome Castello Quaratesi decise di finanziare la costruzione di una chiesa e di un convento su questa collina. I lavori iniziarono ma Castello morì mentre erano ancora in corso. Nel suo testamento, lasciò una somma considerevole per completare il progetto e per il suo futuro mantenimento.
La costruzione fu notevolmente ritardata e rimase incompiuta fino al 1474, quando i lavori furono ripresi. È probabile che Simone del Pollaiolo, noto come il Cronaca, abbia assunto la direzione del progetto in questa fase. Nel 1499, a causa dell'instabilità del terreno, la chiesa originale iniziò a deteriorarsi e fu abbandonata, costruendone una nuova poco più avanti.
La chiesa di San Francesco era rinomata per la sua architettura graziosa ed è stata descritta dallo stesso Michelangelo come "la mia bella villanella." Tuttavia, l'instabilità del terreno ha causato danni nel corso del tempo, e la chiesa ha richiesto numerosi interventi di restauro e, in alcune occasioni, i frati hanno dovuto abbandonare il convento per motivi di sicurezza.
Oggi, i lavori di costruzione del piazzale Michelangiolo e della sottostante rampa dovrebbero contribuire a prevenire ulteriori danni alla struttura e a stabilizzare il terreno.
La chiesa di San Francesco al Monte ha ospitato diverse opere d'arte di pregio nel corso dei secoli, ma molte di esse sono state trasferite in gallerie e musei. Tuttavia, ancora oggi è possibile ammirare dipinti di Neri di Bicci e opere di Luca della Robbia.
Tra le persone sepolte nella chiesa ci sono Marcello Virgilio Adriani, segretario della Repubblica fiorentina e noto letterato, morto nel 1521, suo figlio Giovan Battista e Castello Quaratesi, il mecenate che finanziò la costruzione della chiesa.
La chiesa custodisce la preziosa tavola con la Madonna col Bambino fra San Sebastiano e Santa Maria Maddalena, attribuita a Benvenuto di Giovanni.
La chiesa ha una storia interessante, iniziando come piccola chiesa dedicata a San Damiano sul Monte del Re
Il Monastero è un luogo imponente e ricco di bellezza, con una Porta principale sormontata da una Pietà di Bronzino.
Una finestra sul passato. Santa Reparata e la sua importanza storica.