Chiesa di Santa Lucia sul Prato
Nel XIII secolo, precisamente nel 1251, un gruppo di frati Umiliati ottenne il permesso di stabilirsi in un luogo vicino all'Arno per migliorare la loro attività di lavorazione della lana. Tuttavia, nel 1547, questo luogo passò sotto il controllo dei canonici di San Salvatore, noti anche come Scopetini, che decisero di costruirvi un convento.
Successivamente, nel 1575, i Padri missionari di San Vincenzo de' Paoli presero il posto dei canonici di San Salvatore nella gestione del luogo. Fu solo nel 1720 che la responsabilità della struttura passò al clero secolare, con il patrocinio dei Torrigiani.
Durante il periodo compreso tra il 1838 e il 1885, il luogo subì importanti trasformazioni e assunse l'aspetto neoclassico che possiamo ancora ammirare oggi.
Inoltre, accanto alla chiesa, sorgeva la sede della compagnia del Santissimo Sacramento, dove Ippolito Galantini (1565-1619) riuniva i giovani per insegnare loro la dottrina cristiana prima di fondare la Confraternita dei Vanchetoni.
Il santuario è detto anche della Madonna del Sasso in riferimento a una serie di apparizioni miracolose della Vergine avvenute nel 1484.
La chiesa è romanica-gotica del XIII-XIV secolo, trasformata nel XVIII secolo.
Nel 1890 venne fu demolita e saccheggiata, segnando la fine di un importante capitolo della storia religiosa e architettonica fiorentina.
L'antichissima chiesa di Sant'Apollinare a Firenze si trovava nell'attuale piazza San Firenze.