Chiostro dello Scalzo
Via Larga oggi via Cavour.
Il Chiostro dello Scalzo a Firenze, eretto verso la fine del XV secolo, aveva lo scopo di ospitare una Confraternita istituita sotto il nome di San Giovanni Battista nel 1376, nota come la Confraternita dello Scalzo. Questo nome deriva dal fatto che il membro incaricato di portare il Crocifisso durante le processioni pubbliche lo faceva sempre a piedi nudi.
Pietro Leopoldo I, durante la soppressione del 1785, dispose la vendita delle strutture della Confraternita, ad eccezione di questo chiostro. Quest'ultimo divenne, da allora, una parte dell'Accademia di Belle Arti, con l'obiettivo di conservare i magnifici affreschi raffiguranti la vita di San Giovanni Battista, dipinti da artisti del calibro di Andrea Del Sarto e Franciabigio.
Secondo quanto riportato nell'edizione illustrata del 1834 dall'Illustratore Fiorentino, basandosi sulle fonti di Vasari, chiunque varchi la soglia del chiostro troverà a destra la rappresentazione della Fede, seguita dall'Angelo che annuncia a Zaccaria la nascita di suo figlio, evento che lo fa rimanere muto. Successivamente, si trova la scena della Visitazione della Vergine a Santa Elisabetta, resa in modo straordinario. Proseguendo, si possono ammirare la Nascita di San Giovanni Battista, un'opera di straordinaria bellezza e qualità superiore rispetto alle precedenti realizzate da Andrea Del Sarto nello stesso luogo. Inoltre, vi sono raffigurati San Giovanni Battista che riceve il permesso da suo padre Zaccaria di ritirarsi nel deserto e l'incontro tra Cristo e San Giovanni, queste ultime due opere realizzate da Franciabigio.
Le pitture proseguono con il Battesimo di Cristo, la Carità e la Giustizia. San Giovanni è ritratto mentre predica alle folle con un'espressione ardente, coerente con il suo stile di vita, e un atteggiamento che trasmette profonda spiritualità e riflessione. Successivamente, si vedono scene di San Giovanni che battezza un gran numero di persone, la sua presenza davanti a Erode, il ballo della figlia di Erodiade, la decapitazione del Santo Precursore, in cui il maestro della giustizia è ritratto in modo eccezionale, e la testa del Santo presentata a Erodiade. Infine, vi è la rappresentazione della Speranza.
Tutte queste virtù, inclusa quella menzionata in precedenza, sono opere di Andrea Del Sarto, mentre il fregio che le circonda è stato realizzato da Franciabigio.
Tratto da Federico Fantozzi, Nuova guida ovvero descrizione storico artistico critica della città e contorni di Firenze, Firenze, Giuseppe e fratelli Ducci, 1842.
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Il grande pittore fiorentino Andrea del Sarto affrescò a più riprese, iniziando dal 1509-