Il Monte di Pietà di Firenze è un'istituzione che fu creata nel 1495 con l'obiettivo principale di contrastare la pratica del prestito ad usura. La sua sede iniziale si trovava presso il palazzo dei Lamberti, successivamente noto come palazzo dei Capitani di Parte Guelfa.
A Firenze, esistevano tre diverse sedi dei Monti di Pietà:
Nel 1935, la gestione amministrativa del Monte di Pietà passò alla Cassa di Risparmio di Firenze. Infine, nel 1947, questa istituzione fu definitivamente incorporata nella Cassa di Risparmio, assumendo la denominazione di "Sezione azienda dei presti" e venne ubicata presso il complesso conventuale di San Paolino (Oggi è diventato un albergo e non aiuta certo i poveri).
Il Monte di Pietà di Firenze ha svolto un ruolo importante nel fornire prestiti a tassi di interesse più bassi rispetto alle pratiche usuraie dell'epoca, contribuendo così a proteggere i cittadini dalla pesantezza dei debiti e promuovendo una maggiore equità finanziaria.
"Il Monte di Pietà. — Risiedeva in una parte della casa dei Lamberti assegnata a tale scopo dal Comune: fu istituito dai Priori «e loro collegi» in considerazione che «la pestifera voragine e pessimo verme dell'usura» portava alla totale rovina del popolo.
Fu deliberato pertanto che gli officiali del Monte di Pietà fossero otto cittadini di specchiata vita, ed abili agli onori del Consiglio Generale. Sei di essi dovevano appartenere alle Arti Maggiori e due alle Minori, senza però che fossero scelti quartiere per quartiere, potendo anche appartenere tutti e otto ad un solo quartiere della città. Furono mandati a partito quarantotto delle arti maggiori e sedici delle minori; e ne furono eletti sei dai primi che avevano avuto maggior numero di voti, e due dai secondi di maggior partito.
Questo nuovo ufficio andò in vigore il 1° gennaio 1495; ma prima di procedere a nessun atto della loro carica, fecero cantare una messa solenne allo Spirito Santo alla quale pubblicamente intervennero «acciocché la Divina Clemenza prestasse favore di fare ottimamente».
Gli officiali del Monte di Pietà non avevano alcuna remunerazione, ma godevano il privilegio di non aver divieto alcuno, nè durante il tempo che rimanevano in carica, nè dopo.
Prima di avere una stabile residenza nelle case de' Lamberti, a cui si accedeva dalla Piazza che tuttora conserva il nome di «Piazza del Monte» gli officiali predetti si radunavano dove più loro piaceva e dove tornava loro più comodo, in una delle residenze delle Arti o in altro uffizio, senza che potesse essere ciò loro proibito.
Questi otto cittadini avevano l'obbligo di provvedere ai buon andamento del Monte di Pietà o, come si diceva, della Carità — con tutte quelle cautele ed a quelle condizioni, che riconoscevano essere necessarie per corrispondere allo scopo.
Elessero questi ufficiali alcuni ministri perchè li coadiuvassero; e ad ogni loro richiesta il Capitano gli assegnava quei fanti che domandavano, e due famigli «del Rotellino» senza che dovessero aver nessun compenso.
Ebbero pure l'incarico, appena entrati in ufficio, di compilare i capitoli e convenzioni da osservarsi e da servire di norma per il regolare andamento di tale officio."
Il Monte di Pietà o del Presto si trovava a Firenze, nella parte di un antico convento situato in piazza San Paolino.
Una casa patrizia, un gioiello di epoca medievale, dove oggetti preziosi e arredi originali, ci fanno viaggiare indietro nel tempo.
L'ex chiesa di S. Pietro in Ciel d'Oro è sede dell'archivio e biblioteca del Capitolo Metropolitano Fiorentino con documenti dal IX al XX secolo.
Questo palazzo mescola stili e epoche, con elementi dal Cinquecento al Quattrocento. La sua costruzione fu motivata forse da interessi privati.