Via dei Montanini è una delle strade storiche più significative di Siena, situata nel Terzo di Camollia (1), uno dei tre antichi terzi (quartieri) in cui è suddivisa la città. Questa strada rappresenta un importante segmento dell'antico percorso della via Francigena, un'arteria medievale di pellegrinaggio che collegava il nord Europa a Roma.
La via dei Montanini è caratterizzata da un ricco patrimonio architettonico che rispecchia l'evoluzione storica della città. Tra gli edifici di maggior rilievo si annoverano:
- Palazzo Ottieri della Ciaia poi Costantini (n. 92). Risalente al XV secolo, questo palazzo è un esempio dell'architettura rinascimentale senese.
- Palazzo Turamini (poi Grisaldi del Taja). Un palazzo del Cinquecento, situato di fronte al palazzo Ottieri della Ciaia, che aggiunge ulteriore prestigio alla via.
- Palazzo Tantucci. Situato vicino all'innesto con Banchi di Sotto, uno degli assi principali di Siena, con un prospetto laterale che fiancheggia via dei Montanini.
Un aspetto interessante di via dei Montanini è il suo confine con Banchi di Sotto, segnalato dalla presenza di due torri medievali che un tempo facevano parte di un castellare, un piccolo insediamento fortificato, ormai scomparso. Una di queste torri è conosciuta come la "Torre dei Montanini".
La via ospita anche diverse architetture religiose di notevole importanza, tra cui:
- Chiesa di Sant'Andrea. Preceduta da una scalinata, questa chiesa è uno degli edifici religiosi di rilievo della via.
- Chiesa di Santa Maria delle Nevi. Un'altra significativa chiesa situata lungo la strada.
- Oratorio di Sant'Anna in Sant'Onofrio. Un piccolo ma prezioso luogo di culto che arricchisce il valore storico e spirituale della via.
Via dei Montanini, con la sua ricca storia e architettura, rappresenta una testimonianza viva del passato di Siena, riflettendo la sua importanza come centro commerciale e religioso durante il Medioevo e il Rinascimento.
(1) Il Terzo di Camollia si estende nella parte nord della città e prende il nome dalla Porta Camollia, una delle porte principali di Siena, che storicamente costituiva l'accesso alla città per chi proveniva da Firenze. Ogni Terzo ha la sua storia, identità e tradizioni, che si riflettono anche nelle contrade e nei monumenti presenti al suo interno.
Bibliografia:
- A cura di Giovanni Fattori, Guida ai palazzi di Siena, Edizioni della Fortezza, 2008.
- Andrea Giorgi, Siena e il suo territorio, Edizioni Silvana, 2011.
- Claudio Borghi, Le vie di Siena, Edizioni Bonechi, 1996.
Il nome suggerisce un presunto convento di espiazione, con leggende di spiriti e incontri paranormali.
I colori della Val d'Orcia: un'armonia di arte, natura e cultura.
Un luogo sacro e caro alle Ninfe e agli Dei.
Una scena di devozione e potere: Il cardinale Casini nel rilievo.