L'Annunciazione
La scultura trecentesca dell'Annunciazione, situata sulla parete esterna accanto al Campanile di Giotto, è collocata in una posizione insolita rispetto al rivestimento in marmo della parete. Tuttavia, la sua collocazione potrebbe essere spiegata considerando la vicinanza del Campanile di Giotto e del secondo riquadro del lato sud della navata destra.In passato, l'area tra il Campanile e il Duomo non era facilmente accessibile, il che potrebbe aver influenzato la posizione dell'opera. Inoltre, il bassorilievo dell'Annunciazione e il sedile collocato nella parte inferiore del riquadro sono stati realizzati fino al limite dell'estremità destra, suggerendo che la collocazione dell'opera risalga almeno al 1334.La posizione relativamente bassa dell'opera rispetto al livello del suolo potrebbe essere dovuta alla sua funzione come monumento commemorativo o sepoltura. Non si conosce l'autore dell'opera, ma potrebbe essere stato un maestro minore fiorentino attivo nello stesso periodo in cui venivano realizzati la vecchia facciata e il Campanile di Giotto. Tra i possibili candidati ci sono il Maestro dell'Armatura, il Maestro di Saturno, il Maestro di Noè, il Maestro dell'edicola degli Ubriachi (autore dell'opera omonima conservata presso il Museo Nazionale) e il Maestro del rilievo dei Tre Re Magi di Santa Maria Novella.
Tanti anni fa, era il 1998.
Alla scadenza della concessione del pedaggio sui ponti fiorentini il concessionario, F.lli Seguin, chiedono un indennizzo.
Una statua gigantesca dell’Appennino, opera di Giambologna, sorge su un monte. All’interno, stanze raffigurano miniere e una fontana ricca di opere.
"E così i buoni fiorentini, per andare a Prato, non inciampavan più nelle carote, nei broccoli o nei cavoli".