San Quirico d'Orcia
Tra pellegrinaggi, ospitalità e tradizioni gastronomiche
San Quirico d'Orcia è una località storica di grande importanza commerciale. Già nel 994 l'Arcivescovo di Canterbury Sigeric menzionava San Quirico d'Orcia come una delle principali tappe della via Francigena, una strada di grande traffico che attraversava il paese. Questa via commerciale si estendeva lungo il nucleo più antico e fortificato del paese, che era situato su un crinale e comprendeva Porta Cappuccini, la chiesa di San Francesco (Fig. 1) e Palazzo Chigi Zondadari (Fig. 2).
Il borgo, che si sviluppava lungo la via Francigena, ospitava numerose botteghe, laboratori e osterie, confermando l'importanza di San Quirico come centro commerciale. Lungo questa via si trovava anche la Grancia (*) dell'Ospedale di Santa Maria della Scala di Siena (Fig. 3), che serviva come magazzino di prodotti agricoli e alimentari, nonché come luogo di accoglienza per i viaggiatori e i pellegrini.
San Quirico ospitava anche importanti eventi come il mercato settimanale, la Fiera di Giovedì Grasso, la Fiera di Settembre, la Festa del Barbarossa, la Festa della Madonna e la Festa dell'Olio. Lungo la via Francigena, che in seguito divenne la Strada Regia Romana, si trovano anche i principali monumenti della città, come la Collegiata (Fig. 4), il Palazzo Chigi Zondadari, la chiesa di San Francesco, il giardino degli Horti Leonini (Fig. 5), la chiesetta romanica di Santa Maria (Fig. 6), l'antica Grancia dell'Ospedale di Santa Maria della Scala e il piccolo Giardino delle Rose (Fig. 7).
Oggi, la via medievale è diventata via Dante Alighieri e le antiche botteghe e osterie sono state convertite in bar, ristoranti e negozi di prodotti tipici. La pedonalizzazione della via, grazie alla costruzione di una strada di circonvallazione, ha permesso di valorizzare ulteriormente la strada e la qualità urbana attraverso interventi di restauro delle pavimentazioni e delle facciate degli edifici.
(*) Il termine "grancia" indica un'antica struttura agricola che svolgeva molteplici funzioni nel Medioevo e nel Rinascimento italiano. In particolare, le grance erano grandi magazzini rurali utilizzati per immagazzinare prodotti agricoli come cereali, legumi, vino, olio, carne e formaggi, che venivano poi venduti o utilizzati per soddisfare i bisogni della popolazione locale e dei viandanti che percorrevano le strade medievali come la via Francigena. Le grance erano spesso di proprietà di ordini religiosi come i frati dell'Ospedale di Santa Maria della Scala di Siena o di grandi signori feudali, e rappresentavano un importante centro di potere economico e sociale nella campagna italiana dell'epoca. Le grance erano in genere dotate di una cappella per la preghiera, di una stalla per i cavalli e i buoi dei contadini, e spesso fornivano anche alloggio e assistenza ai pellegrini e ai viaggiatori che percorrevano la via Francigena.
Gli edifici che componevano l'antico ospizio hanno conservato le strutture murarie tre-quattrocentesche della grancia,
con l'ampio cortile interno, il piano e i diversi ambienti, tra cui un bel loggiato architravato al primo piano.
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